Legnano, al seggio con il cellulare: presentata una denuncia

La donna avrebbe anche ricevuto un'indicazione di voto: polemica tra le forze politiche

Franco Brumana

Franco Brumana

Legnano (Milano), 21 settembre 2020 - Sarà la polizia di Stato a ricostruire nel dettaglio cosa sia successo al seggio delle scuole Carducci durante le operazioni di voto di domenica e dopo una presunta irregolarità che ha avuto come protagonista una donna, entrata con il proprio telefono nella cabina elettorale: a presentare formale denuncia è stato il candidato sindaco Franco Brumana, spalleggiato dal candidato sindaco M5S, Simone Rigamonti, e dal candidato consigliere Federico Zuccarino, Legnano Cambia, tutti e tre avvocati,.

Secondo la ricostruzione fornita da Brumana e che avrebbe all’origine quanto verificato come testimoni dai rappresentanti al seggio di altre liste, una donna sarebbe stata notata mentre chiedeva al telefono al suo interlocutore indicazioni per il voto, prendendo poi accordi per inviare una foto delle operazioni elettorali. Sempre secondo la ricostruzione, il voto avrebbe riguardato Fratelli d’Italia. («Ok Fratelli d’Italia come faccio per votare? Ok, voto, faccio la foto della scheda e ve la mando» sarebbe stata la frase pronunciata). Secondo la denuncia, alcuni rappresentanti di lista di Fratelli d’Italia avrebbero avvicinato la donna mostrando la spilletta del partito per fornire l’indicazione di voto. Sempre secondo la denuncia, l’elettrice sarebbe anche stata autorizzata a portare il telefono cellulare nella cabina elettorale e da quella cabina avrebbe effettuato una chiamata.

Sull’episodio è intervenuto anche il portavoce locale di Fratelli d’Italia: “Senza parole. Dopo il falso saluto romano, si è diffusa sui social un’altra strumentalizzazione attraverso una travisata ricostruzione dei fatti, per screditare Fratelli d’Italia Legnano – ha commentato Francesco Terreni -. È evidente non sanno più come fare. Forse però non si accorgono che questa è la ragione per cui i cittadini diffidano e si allontanano sempre più dalla politica. Nessuno dei rappresentanti di Fratelli d’Italia ha in alcun modo violato la normativa elettorale, fatto per cui, purtroppo, ancora una volta, saremo costretti ad adire le autorità competenti per tutelare il nostro buon nome e il nostro corretto agire. Noi oltre ad esigere un voto pulito esigiamo un confronto politico corretto e informazioni veritiere”.