Droga nei boschi e sotto le finestre a Rescaldina: "Serve un piano d’azione"

Il sindaco Michele Cattaneo: "Chi viene in paese con la droga è indesiderato, meglio che se ne vada"

Michele Cattaneo, sindaco di Rescaldina

Michele Cattaneo, sindaco di Rescaldina

Rescaldina (Milano), 18 marzo 2018 - «Se vieni beccato in possesso di droga e non hai motivi per essere nel nostro paese, diventi un “indesiderato”, qui non ci torni, altrimenti vieni denunciato». Il sindaco Michele Cattaneo dichiara guerra allo spaccio di sostanze stupefacenti in paese. Non tutti, però, sono spaventati dalle dichiarazioni del primo cittadino rescaldinese. Tanto che diversi cittadini hanno segnalato situazioni al limite del paradossale: «Gli spacciatori non agiscono soltanto nei boschi, adesso hanno allargato il loro raggio d’azione e vendono droga anche sotto le finestre delle abitazioni».

Rescaldina non è il Bronx, questo va sempre ricordato. Di certo, però, quella dello spaccio di sostanze stupefacenti in paese e nelle aree verdi limitrofe è una piaga che ha assunto ormai contorni intollerabili. In paese l’allarme c’è e la preoccupazione per questo fenomeno si percepisce. «Sono passato nei boschi con il mio cavallo e sono stato preso a sassate dagli spacciatori - ricorda un giovane -. È necessario un intervento determinato e risolutivo da parte delle forze dell’ordine». A questo punto risulta indispensabile che tutta la comunità faccia la propria parte. «È una partita giocata su più tavoli, sono sicuro che alla fine, con la collaborazione di tutti, vincitori saranno i cittadini onesti, le famiglie che altro non chiedono che vivere in pace il proprio paese» sottolinea il sindaco Cattaneo.

Occhi aperti da parte della comunità, ma il primo cittadino rescaldinese chiede anche un intervento da parte di chi si occupa della gestione di alcune delle aree maggiormente a rischio. «Chiediamo con forza alla Prefettura e a Trenord di aiutarci in questa azione di contrasto - afferma -. Servono rinforzi e soprattutto serve che Trenord assicuri la sicurezza dei treni e delle sue stazioni. Pretendiamo di non essere trattati come paesi e cittadini di serie B, se esiste un problema di sicurezza questo va affrontato subito e con determinazione». Non solo quindi l’intervento delle forze dell’ordine e la conseguente segnalazione alla Questura di chi viene fermato con sostanze stupefacenti, ma anche un piano di recupero della sicurezza nelle aree più pericolose: Rescaldina deve necessariamente cambiare marcia.