Abusi all’oratorio, a Busto l'aria è pesante. Sequestrato il pc di don Tempesta

L’arresto di don Emanuele Tempesta per violenze su 7 bambini. La Curia incontra gli educatori, domani l’interrogatorio del sacerdote

Don Emanuele Tempesta

Don Emanuele Tempesta

Busto Garolfo (Milano) - L’aria era ancora pesante ieri a Busto Garolfo, cittadina di quasi 14mila abitanti del Milanese, il giorno dopo la notizia dell’arresto di don Emanuele Tempesta con la pesante accusa di aver abusato di sette minori tra gli 8 e i 12 anni tra il febbraio 2020 e il maggio 2021. Nelle edicole i giornali sono andati a ruba mentre la piazza principale dove si trova la chiesa dei Santi Salvatore e Margherita e via Mazzini dove ha sede l’oratorio dove vive don Emanuele sono costante meta di troupe televisive e fotografi. Una situazione che la comunità bustese non ha mai vissuto in tutta la sua storia e che sicuramente lascerà il segno.

L’arresto a Bardonecchia dove il sacerdote si trovava con i ragazzi del campeggio, gli arresti domiciliari in una località segreta e l’arrivo in tutta fretta del vicario episcopale monsignor Luca Rimondi sono il segno dell’emergenza. Cosa potrebbe essere accaduto in quell’appartamento al primo piano del centro parrocchiale è ancora un mistero per quasi tutti i bustesi.

Il contenuto delle testimonianze dei ragazzini, raccolte in forma protetta e con tutte le garanzie, è nelle mani della Procura di Busto Arsizio che procederà domani all’interrogatorio di garanzia del giovane sacerdote. Nel frattempo, il materiale informatico sequestrato nella sua casa è al vaglio degli esperti per verificare eventuali tracce di quanto i pm ritengono sia avvenuto tra il febbraio 2020 e il maggio 2021. La Curia milanese che giovedì ha spiazzato tutti annunciando per prima l’arresto del sacerdote, forse anche per mostrare la massima trasparenza in una vicenda tanto delicata, ha di fatto avocato a sé la gestione di tutta la vicenda.

"Mi attengo al comunicato della Curia non ho altro da aggiungere", ha ribadito in più occasioni il parroco don Ambrogio Colombo, profondamente scosso dall’intera vicenda. Il vicario episcopale Luca Raimondi venerdì sera ha incontrato gli educatori dell’oratorio estivo e ieri sera si è rivolto ai membri del Consiglio pastorale riuniti in tutta fretta in parrocchia. La parola d’ordine sembra essere andare avanti con le normali attività. L’arresto di don Emanuele non ha fermato la vacanza a Bardonecchia dei ragazzi e non fermerà l’oratorio estivo della prossima settimana. Ora dalla Diocesi ambrosiana dovranno provvedere a garantire la continuità delle attività pastorali, il mese di settembre potrebbe vedere l’arrivo di un nuovo sacerdote in sostituzione di don Emanuele, giunto dopo l’ordinazione in città nel 2019 per occuparsi del suo primo incarico.