Legnano, pasticceria regala 250 colombe

"La Dolce Legnano" le ha realizzate e donate, assieme alle uova di cioccolato, a medici, infermieri, Caritas e Protezione Civile, oltre che alla Croce Bianca e alla Croce Rossa

Fra i destinatari c'è anche la Croce Bianca

Fra i destinatari c'è anche la Croce Bianca

Legnano (Milano), 9 aprile 2020. Colombe e uova di cioccolato in dono a chi più ne ha bisogno. Alle tante persone e alle famiglie che, anche nella Città del Carroccio, stanno soffrendo per i contraccolpi economici e sociali della crisi sanitaria e che magari non possono permettersi di acquistarle. L’idea è venuta ai titolari della “Dolce Legnano“, la pasticceria con produzione propria (ma anche bar e ristorante) di via Abruzzi.  «Noi in queste settimane siamo chiusi come da disposizioni nazionali – racconta Lorena Anti – anzi, siamo stati fra i primi a interrompere l’attività perché non volevamo in alcun modo mettere a rischio i nostri clienti e i nostri dipendenti. Ma ci è sembrato doveroso compiere un gesto per “addolcire“ un momento così duro per tutti. E visto che sappiamo fare i dolci, abbiamo pensato che la cosa migliore fosse questa». 

Detto, fatto. I pasticceri de “La Dolce Legnano“ si sono messi all’opera e hanno preparato e sfornato 250 colombe pasquali, che in questi giorni e in queste ore stanno raggiungendo i loro destinatari: realtà che sono in prima linea nel contrastare la pandemia da coronavirus, come la Croce Bianca, la Croce Rossa, la Caritas, la Protezione civile e i medici e gli infermieri dell’ospedale di Legnano. Le colombe destinate a quest’ultimo sono state consegnate questo pomeriggio. Ma non c’è solo il tradizionale dolce nato a Milano negli anni Trenta del Novecento ad allietare le tavole degli italiani a Pasqua. Le uova di cioccolato, possibilmente con un bella sorpresa al loro interno, dove le mettiamo? «Infatti, non potendole vendere – aggiunge Lorena – tutte quelle che avevamo da parte le abbiamo date alla Caritas che penserà a distribuirle nelle parrocchie legnanesi». Faranno felici tanti bambini. E, c’è da giurarci, anche tanti adulti.