Dimissioni a raffica, cade il sindaco di Vittuone

Terremoto nella lista di centrodestra, dopo Cuggiono la Lega perde un altro municipio: "Non abbandono la nave che affonda"

Il vicesindaco Annamaria Restelli e il sindaco Stefano Zancanaro

Il vicesindaco Annamaria Restelli e il sindaco Stefano Zancanaro

Vittuone (Milano), 6 maggio 2020 - È caduta anzitempo un’altra Giunta di centrodestra a guida leghista. Dopo Cuggiono anche Vittuone avrà presto un commissario prefettizio alla guida dell’Amministrazione sino al momento in cui i cittadini torneranno alle urne (potrebbe essere il prossimo autunno, covid-19 permettendo). Lunedì (giorno di festa patronale con gli uffici pubblici deserti) era scaduto il termine che era stato concesso al sindaco Stefano Zancanaro per convocare un Consiglio comunale con a tema il bilancio di previsione. Consiglio reclamato dai consiglieri di minoranza, che rappresentano la metà dei consiglieri in carica. Vista la mancata convocazione, ieri mattina è stata protocollata una nuova diffida da parte dei consiglieri di opposizione, ma non c’è motivo di attendere la convocazione consigliare per sancire la fine dell’avventura di questa amministrazione.

Nella mattinata di ieri – forse per non essere protagonisti di un umiliante consiglio in cui avrebbero dovuto prendere atto della sconfitta politica della lista nata nel 2017, che poi si è sfaldata col passare del tempo - si sono dimessi il vicesindaco Annamaria Restelli, l’assessore Samatha Rigoni e gli assessori esterni Maikol Bergamaschi e Mario Scotti, il presidente del consiglio comunale Monica Frontini e il consigliere di maggioranza Luigi Tunesi. Per la maggioranza gli unici ancora in carica sono il sindaco Stefano Zancanaro e la consigliere Natascia Portaluppi, che era stata aggregata al consiglio sono un mese fa senza mai essere protagonista (il cui nome neanche appare tra quelli dei consiglieri comunali pubblicati dal sito ufficiale del Comune).

"Noi tutti dell’opposizione restiamo in carica. Non abbiamo nessuna intenzione di dimetterci" dice Enzo Tenti, a nome dei sei consiglieri di minoranza. Il sindaco, messo ormai alle strette, potrebbe rassegnare le proprie dimissioni nelle prossime ore. Ma saranno operative solo dopo 20 giorni (perché per legge ha tutto questo tempo per decidere di revocare le dimissioni). Nel frattempo ieri ha firmato l’ordinanza di riapertura del cimitero comunale, da oggi. Vi si potrà accedere solo nei giorni feriali dalle 8,30 alle 17.30 con mascherine e guanti. Zancanaro comunque non potrebbe che gestire l’ordinaria amministrazione, adesso che neanche più ha l’appoggio degli assessori. "Non ho intenzione di abbandonare la nave che affonda – ha detto nelle scorse ore lo stesso sindaco -. Purtroppo ci sono venuti a mancare due consiglieri in piena fase emergenziale. Sei contro sei. Avrei potuto già allora lasciare. Sono rimasto in carica per cercare di gestrire al meglio questa situazione. Resterò certamente in carica sino a fine mese, così da traghettare il paese fuori da questo delicato momento".

"Io non avrei chiesto il Consiglio comunale proprio perché siamo in un momento emergenziale. La minoranza invece ha scelto di farlo. Quindi non sono io che me ne vado, è l’opposizione che lascia il paese senza governo". "Il sindaco usa i messaggi istituzionali a scopo personale – afferma Anna Papetti di ViviAmo Vittuone -. Dice che in consiglio siamo 6 a 6 ma non dice perché i suoi consiglieri l’hanno lasciato solo. Non una parola su quanto non è stato fatto, a partire dalla villa Venini e il suo parco, dalla illuminazione pubblica a Led, alla videosorveglianza, dello spostamento del mercato alla variante del Prg. Per tutto quello che non ha saputo fare dà la colpa all’oppisizione che, a sua dire, non è stata responsabile condannandolo alle dimissioni in tempo di emergenza sanitaria".