Delitto Rescaldina: uccisa, sfigurata e fatta a pezzi. Il film dell'orrore

La donna era da due mesi nel congelatore di casa

I Carabinieri mentre pongono i sigilli ad uno degli appartamenti della corte in cui viveva

I Carabinieri mentre pongono i sigilli ad uno degli appartamenti della corte in cui viveva

RESCALDINA (MILANO), 29 marzo 2022 - Si frequentavano Davide Fontana e Carol Maltesi, in arte Charlotte Angie. Vicini da casa e vicini di letto, tanto che lui spesso e volentieri veniva notato uscire dalla casa di lei di prima mattina e viceversa nel contesto della casa a corte di via Barbara Melzi a Rescaldina. Due appartamenti distanti qualche metro: uno, quello di Davide al primo piano del caseggiato, l'altro al piano terra dell'edificio. Proprio nel congelatore dell'appartamento di Carol sarebbe rimasto il suo cadavere. Nell'interrogatorio davanti ai carabinieri l'uomo, 43 anni banchiere con la passione per la fotografia ed il cibo, l'avrebbe colpita più volte alla testa durante un rapporto sessuale con un oggetto contundente. Poi avrebbe completamente sfigurato il volto della donna per renderla irriconoscibile, decorticandola, invece ha sezionato il corpo in quindici pezzi usando seghe e cesoie. I resti sono stati poi messi nel congelatore nella medesima abitazione della vittima per almeno due mesi. Un film dell'orrore fino alla data in cui ha cercato di sbarazzarsi della donna, il 20 marzo scorso. Lunedì mattina l’uomo si era presentato dai carabinieri di Legnano per denunciare la scomparsa della donna fornendo versioni che hanno insospettito i militari. Lunedì sera è stato riconvocato a Brescia dove poi ha confessato.