Dalla cocaina ai vigneti Stop agli affari del narcos

Confiscati a un dominicano terreni e un’abitazione per 100mila euro. Era a capo di un gruppo criminale che movimentava droga su Malpensa

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di Rosella Formenti

Gli affari del narcotrafficante dominicano, residente da anni nell’Astigiano, andavano a gonfie vele, tanto che una buona parte dei proventi erano già stati reinvestiti in vigneti. Quattro di queste proprietà, insospettabili, insieme a un’abitazione nel Comune di Montaldo Scarampi (At), sono state confiscate dai Finanzieri del Comando provinciale di Varese che hanno dato esecuzione a una sentenza del Tribunale di Busto Arsizio che dispone la confisca di beni per 100mila euro.

Il provvedimento è arrivato dopo che il gup ha ritenuto che le ingenti somme di denaro e i beni intestati al dominicano fossero frutto di attività illecite. L’uomo, infatti, aveva dichiarato di non avere un lavoro né alcun tipo di introito, ma secondo il giudice vigneti e abitazione erano il frutto del traffico di stupefacenti, come accertato dalle indagini delle Fiamme Gialle.

In particolare le indagini – supportate dall’analisi dei flussi finanziari, pedinamenti, intercettazioni telefoniche ed ambientale oltre all’utilizzo di cani antidroga e antivaluta – hanno permesso di scoprire le modalità operative del gruppo di cui faceva parte il dominicano e di mettere a segno il sequestro di diverse partite di cocaina e l’arresto di 7 corrieri all’aeroporto di Malpensa, a Torino, a Madrid e in territorio elvetico grazie anche alla cooperazione europea con le altre forze di polizia.

Il gruppo criminale, condannato complessivamente a 50 anni di reclusione, secondo quanto accertato dagli investigatori ha tentato di introdurre sul territorio nazionale oltre 18 chili di cocaina. Attività dunque stroncata grazie al lavoro degli uomini della Guardia di finanza di Varese, quotidianamente impegnati a prevenire ogni illegalità. Mentre lo scalo di Malpensa resta tra i luoghi più “caldi“ per bloccare l’introduzione sul territorio nazionale di ingenti quantitativi di droga, destinati a rifornire i pusher nelle piazze dello spaccio e il conseguente riciclaggio dei proventi, in questo caso investiti nei quattro vigneti confiscati nell’Astigiano al narcotrafficante dominicano, già condannato. I controlli sono continui, l’aeroporto resta uno snodo strategico per i trafficanti di droga. Nel mese di giugno, i Finanzieri a Malpensa hanno arrestato un italiano proveniente dal Sud America che nascondeva oltre 7 chili di cocaina liquida in contenitori di bevande.

Le successive indagini hanno permesso di arrestare due ecuadoregni che gestivano un traffico internazionale di stupefacenti tra Sud America ed Europa. Nel mese di luglio sempre nello scalo varesino è stata intercettata altra cocaina, due chili nascosti in due apparecchiature elettroniche bloccate a Cargo City dai Finanzieri. La droga era destinata alle piazze di Trento, arrestato un dominicano al quale era indirizzata la spedizione.