Abbiategrasso, la cena di Cracco rimane indigesta

Undicimila euro sono stati corrisposti a una società di catering legata a Maestro Martino

Lo chef Cracco e il sindaco Arrara

Lo chef Cracco e il sindaco Arrara

Abbiategrasso (Milano), 29 gennaio 2016 - La polemica che da mesi accompagna la presenza di Carlo Cracco nell’Annunciata si arricchisce di un nuovo capitolo. Nel giugno dello scorso anno il Comune ha pagato circa 11mila euro alla società di comunicazioni Freedot s.r.l. per allestire il catering durante l’assemblea internazionale delle CittaSlow. Piccolo dettaglio, il presidente della società incaricata è anche vicepresidente dell’Associazione Maestro Martino, guidata dal tanto discusso giudice di Mastechef. I problemi nascono perché, durante un consiglio comunale, un esponente della maggioranza aveva ipotizzato che la cena per i rappresentanti delle CittàSlow venisse offerta proprio da Cracco, così da ripagare il Comune che aveva concesso gli spazi nell’Annunciata in comodato d’uso gratuito. Appreso che la cena non è stata offerta ma pagata, il gruppo d’opposizione “Cambiamo Abbiategrasso’’, guidato da Domenico Finiguerra, è insorto, pretendendo immediate spiegazioni sulla vicenda.

A buttare acqua sul fuoco spiegando le ragioni della scelta è intervenuto il sindaco di Abbiategrasso, Pierluigi Arrara: «Tengo a sottolineare una questione essenziale: gli 11mila euro non sono soldi della collettività ma sono stati sborsati di tasca propria dai 220 rappresentanti delle CittàSlow, come succede sempre in questi casi. Anche io quando mi sono recato all’estero per queste assemblee ho pagato di tasca mia vitto e alloggio. Il tutto era specificato nel foglio di adesione all’assemblea. Finiguerra, poi, dimentica che quella cifra comprende l’Iva, senza la quale si scende a 8mila e 900 euro; ed è servita a pagare tutti i catering che hanno accompagnato l’assemblea». Arrara ha voluto rispondere anche in merito alla scelta di affidare i rinfreschi e cene proprio ad una società collegata a Carlo Cracco: «Il motivo è semplice – ha ribadito il primo cittadino -, abbiamo fatto diversi preventivi ma i prezzi si alzavano perché le altre società avrebbero dovuto affittare tutte le attrezzature, mentre Cracco aveva già istallato l’occorrente nelle sale dell’Annunciata. La Freedot s.r.l. compare anche sulla piattaforma Sintel da cui si servono i Comuni come società di catering». Ma Cracco non avrebbe dovuto offrire la cena per ringraziare Abbiategrasso dell’ospitalità? «Non era scritto da nessuna parte – ha concluso il sindaco – avevamo concordato altre iniziative, poi realizzate, come i 450 risotti serviti alla fiera di ottobre, ma niente che riguardasse CittàSlow. L’idea era stata solo buttata lì da un consigliere di maggioranza».