Covid: la Terapia intensiva del Fornaroli torna a riempirsi

La ripresa dei ricoveri è avvenuta nell’ultima settimana. "Speriamo che non ce ne serva un’altra"

Il dottor Nicola Mumoli

Il dottor Nicola Mumoli

Magenta (Milano), 23 febbraio 2021 - Non accenna a ridursi il numero delle persone malate di Covid che hanno bisogno di cure ospedaliere. Anzi nell’ultima settimana al Fornaroli c’è stata una ripresa dei ricoveri. "Non certamente con gli stessi numeri di come era accaduto a fine ottobre, numeri non significativi ma importanti. Dopo che nelle scorse settimane stavamo addirittura pensando di chiudere il reparto dedicato alla cura delle polminiti dovute dal Covid, a oggi ci troviamo con tutti i trenta letti occupati. Speriamo di non dover ricorrere alla apertura di un secondo reparto. Sarebbe un indice pericoloso del nuovo espandersi del virus" conferma il primario di Medicina del Fornaroli Nicola Mumoli.

Colpa delle nuove varianti? "Quella delle varianti inglese, brasiliana e sudafricana è una leggenda metropolitana. Non le importiamo come si fa con le merci. Da sempre i virus si modificano e già nella seconda ondata c’erano delle evoluzioni anche nel nostro territorio, prima ancora che si iniziasse a parlare delle varianti estere. L’importante è vaccinare il maggior numero di persone il prima possibile ed evitare occasioni che possano favorire degli assembramenti. Le regole da rispettare sono quelle di sempre se vogliamo veramente tornare ad avere una maggior libertà e tornare anche a fare quello che oggi non ci è possibile fare".

L’incremento dei ricoveri è la conseguenza dell’aumento del numero dei positivi che si stanno registrando nei vari paesi del Magentino-Castanese, come segnalato nei loro messaggi dai sindaci. Ad Arconate, tra i Comuni che ha registrato un aumento di casi negli ultimi giorni, da ieri è stata chiusa dalle autorità sanitarie una sezione della scuola dell’infanzia statale e una classe del liceo d’Arconate e d’Europa.