Legnano: costi materie prime lievitati per la mensa. Il Comune ci mette una toppa

Un milione e 700mila euro è la cifra stanziata per prorogare l’attività del gestore sino a luglio. Poi il nuovo bando

Servizio mensa

Servizio mensa

Legnano -  Poco più di 110mila euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e che serviranno per chiudere il periodo di proroga necessario per allestire un nuovo bando e procedere con l’affidamento, con criteri economici adeguati, del servizio mensa nelle scuole della città: un milione e 700mila euro è infatti la cifra stanziata dal Comune di Legnano per traghettare il servizio, con una proroga all’attuale gestore Pellegrini, fino alla fine di luglio del 2023 e far fronte in questo modo agli effetti degli aumenti delle materie prime che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, hanno fatto lievitare i costi per 113mila euro circa.

Il primo riflesso dei costi lievitati era diventato evidente proprio in occasione della gara per l’appalto del servizio in questione: solo pochi mesi fa il bando era andato deserto proprio perché i requisiti economici indicati dall’amministrazione comunale e che facevano riferimento a quotazioni e indici precedenti agli aumenti di questi ultimi mesi erano risultati inaccettabili per i potenziali concorrenti, che avrebbero visto ridotto in termini troppo elevati il loro margine.

Proprio in quell’occasione era stato calcolato che il costo della materia prima utilizzata per la preparazione dei pasti è infatti lievitato di una percentuale calcolabile tra il 17 e il 20%: il fattore materia prima incide per una percentuale tra il 30 e il 35% sul costo per ogni singolo pasto ed è facile comprendere perché gli operatori si sono trovati di fronte a un appalto impossibile da sostenere alle già citate cifre.

Tutto da rifare, dunque, e nel frattempo si era posto il problema di garantire continuità: attendendo una gara con numeri modificati, dunque, il servizio è stato prorogato alla Pellegrini con un adeguamento che, come detto, pesa sui conti del Comune per circa 113mila euro. Allestita e portata a termine la gara con i nuovi criteri economici, però, appare però già da ora scontato che per la stagione scolastica 2023/24 le famiglie della città si troveranno di fronte a tariffe adeguate e certamente più elevate rispetto a quelle attuali.