"Ho sconfitto il coronavirus, ma resto in isolamento". L''odissea di una canegratese

Le analisi hanno rivelato la presenza degli anticorpi al Sars-cov2, ma la burocrazia la costringe ad aspettare un terzo tampone

Elda Re Fraschini ha sconfitto il Covid-19

Elda Re Fraschini ha sconfitto il Covid-19

Canegrate (Milano), 10 luglio 2020 - Anziana di 97 anni rimane in isolamento per colpa della burocrazia. Una storia difficile da credere quella capitata ad Elda Re Fraschini, classe 1913, canegratese doc. La donna è ricoverata da tempo in una rsa parabiaghese e per alcune settimane è stata positiva al Sars-cov2 pur rimanendo sempre quasi completamente asintomatica alla malattia del covid-19. L’unico problema è stato l’isolamento durato diverse settimane, fino al doppio tampone negativo che ha sancito la vittoria dell’anziana nei confronti del coronavirus e la sua uscita finalmente dalla camera nella quale era chiusa da oltre un mese da sola.

Una vittoria contro il covid-19, ma non contro la burocrazia regionale, come racconta una delle figlie: "Mia madre ha vinto la sua battaglia personale contro il covid-19 a 97 anni, ma non c’è stato neanche il tempo di festeggiare perché siamo ritornate subito in un nuovo incubo. Tutto è iniziato qualche giorno fa, dopo la visita per l’udito alla quale si è dovuta sottoporre. L’apparecchio acustico che usava non funzionava e lei sentiva pochissimo, così è stata sottoposta ad una visita in un ambulatorio a Busto Arsizio". Per la visita medica, la donna ha quindi lasciato la rsa rispettando tutti i protocolli del caso: trasporto in ambulatorio tramite ambulanza, controllo medico e ritorno in struttura. Ma poi è entrata in gioco la burocrazia, la quale prevede che chi lascia anche in maniera temporanea la rsa debba sottoporsi a un test sierologico. "Mia madre, avendo superato la malattia da coronavirus, è risultata naturalmente essere entrata in contatto con il Sars-cov2 ed è scattato il nuovo protocollo di quarantena".

Nel sangue della donna sono stati trovati gli anticorpi contro il Sars-cov2, come era logico attendersi. Ma logica e burocrazia delle procedure spesso non vanno d’accordo e così adesso l’anziana per la Regione Lombardia è ancora positiva e in attesa di tampone. "Sembra una barzelletta, ma purtroppo è la pura verità. Nostra madre adesso è tornata in isolamento, nonostante il doppio tampone negativo di qualche settimana fa che ha sancito la sua uscita dal tunnel del covid-19. Per la Regione adesso è positiva in attesa di tampone e deve stare quindi isolata di nuovo". Un colpo notevole dal punto di vista psicologico perché non è stata la malattia a provare la donna, ma soprattutto l’isolamento. Lo stesso isolamento che adesso le è piombato addosso di nuovo dopo alcune settimane di agognata libertà.

«Adesso è depressa da quello che è successo e non capisce perché deve rimanere ancora da sola e avulsa dal contesto della rsa. Sicuramente si tratta di un provvedimento a dir poco macchinoso e che non serve a nulla. Sarebbe bastato tener conto dell’esito dei due tamponi precedenti e della sua storia clinica degli ultimi mesi per capire cosa sarebbe stato realmente corretto fare" aggiunge una delle figlie. Adesso si spera che il tampone venga eseguito quanto prima e che questa vicenda possa finalmente terminare nel miglior modo possibile.