Coronavirus, i due casi a Rescaldina: dodici persone sotto controllo

Secondo le norme regionali, le persone più vicine alle due persone contagiate devono rimanere in quarantena

L'ospedale di Legnano (Studio Sally)

L'ospedale di Legnano (Studio Sally)

Rescaldina (Milano), 27 febbraio 2020 - Secondo quanto trapela da Regione Lombardia sarebbero al momento dodici i soggetti che sono stati sottoposti a regime di sorveglianza attiva. Per quanto riguarda il caso dei due soggetti risultati positivi al covid-19, ovvero il medico di Rescaldina e il suo parente e che sono attualmente ricoverati in buone condizioni di salute all’ospedale di Legnano l’unico elemento di novità che è emerso riguarda il numero di persone sottoposte a misure di controllo e che, evidentemente, fanno parte della cerchia più vicina. Le persone sarebbero dodici.

Le regole prevedono che le autorità sanitarie territorialmente competenti debbano applicare ai contatti stretti di un caso confermato la misura della quarantena a domicilio con sorveglianza attiva per un periodo di quattordici giorni. Nessuna psicosi in paese, quindi, dopo la notizia del contagio. Almeno questo è quello che dovrebbe avvenire. La paura a Rescaldina e in tutto l'Altomilanese rimane, ma con la comunicazione da parte del sindaco Gilles Andrè Ielo dell'intenzione di non mettere in atto misure restrittive differenti rispetto a quelle dettate dall'ordinanza regionale dei giorni scorsi sull'emergenza coronavirus anche l'allarme si sta lentamente affievolendo. Il consiglio rimane sempre il medesimo: utilizzare buonsenso e accortezza, evitando invece pregiudizi, psicosi e allarmismo.