Coronavirus, l'allarme: "Per chi perderà il posto nessun ammortizzatore"

La denuncia del sindacato: "I tanti lavoratori a tempo determinato privi di proroga sono praticamente esclusi dalla cassa integrazione"

Il sindacalista della Cgil Juri Sbrana

Il sindacalista della Cgil Juri Sbrana

Legnano (Milano), 4 aprile 2020 - Non tutti i lavoratori costretti a restare a casa avranno la cassa integrazione. Esclusi dal sussidio sono quelli che, in questo periodo, hanno perso il posto di lavoro. Lo denuncia Juri Sbrana, il segretario generale per il territoro “Ticino Olona“ (in altre parole Alto e Ovest Milanese) del sindacato NidiL, che rappresenta i lavoratori atipici (quelli somministrati alle aziende dalle Agenzie del Lavoro, i collaboratori, gli autonomi senza vincoli di subordinazione, i disoccupati).

«Non avranno possibilità di fruire degli ammortizzatori sociali – dice Sbrana – i tantissimi lavoratori che hanno contratti in scadenza e che, proprio per la mancanza di lavoro in queste settimane, non vengono prorogati. Per alcuni di loro c’è la possibilità di accedere all’indennità di disoccupazione Naspi, per altri non è previsto al momento nessun sostegno". "I lavoratori della somministrazione rischiano di essere più colpiti degli altri durante questa crisi – sostiene il sindacalista legnanese –. Nel nostro territorio sono state sottoscritte con le agenzie più di centocinquanta procedure di Trattamento di integrazione salariale (la cassa integrazione per i lavoratori in somministrazione) coprendo una platea di oltre mille lavoratori.

Purtroppo, nonostante la possibilità per la somministrazione di attivare questo ammortizzatore sociale, i lavoratori a termine che non vengono prorogati non possono usufruire di questo sostegno. Inoltre una volta superata la crisi non potranno tornare a lavoro nell’azienda utilizzatrice senza l’inserimento di una causale come previsto dal Decreto Dignità, su questo aspetto abbiamo chiesto al Governo a livello nazionale un intervento ma ancora non abbiamo ricevuto rassicurazioni".

A fronte di questa difficile situazione il sindacato sta chiedendo alle aziende del territorio di prorogare i contratti a termine, consentendo anche a lavoratori precari di usufruire degli ammortizzatori sociali. "Con un’importante azienda del territorio abbiamo sottoscritto un accordo che tutela i lavoratori a tempo determinato con la proroga dei contratti durante l’emergenza ma la situazione generale vede centinaia di lavoratori che passano dalla precarietà alla disoccupazione". «Dobbiamo insistere – conclude Sbrana – affinché questa emergenza non penalizzi ancora di più chi si trova già nelle posizioni più fragili: la crisi va affrontata insieme, garantendo a tutti la continuità occupazionale, per ripartire uniti e compatti una volta che l’emergenza sarà finita. Non possiamo permettere che i lavoratori più fragili si sentano abbandonati".