Coronavirus, altri due casi alla Rsa Sant'Erasmo: morta una degente di 94 anni

Sono un’anziana ospite, deceduta poco dopo essere risultata positiva al tampone, e una seconda operatrice

Coronavirus

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Legnano (Milano) 9 marzo 2020 - Un’anziana ospite, deceduta poco dopo essere risultata positiva al tampone, e una seconda operatrice della Rsa: sono questi i casi numero due e tre registrati all'interno della Rsa legnanese Sant'Erasmo di via Ferraris dove, la scorsa settimana, era stata registrata la positività di una prima operatrice Asa, da quel momento sotto controllo in condizioni comunque non gravi all'ospedale di Legnano.

In questo fine settimana è stata prima un’anziana ospite di 94 anni a far registrare un aumento repentino della temperatura corporea che ha subito fatto suonare il campanello d’allarme per gli operatori della struttura: dall’emersione del primo caso di Covid-19 collegato alla struttura, infatti, i controlli interni erano stati intensificati ed era stato chiuso l’accesso ai visitatori. Fatto sta che valutata la situazione in accordo con Ats la donna è stata portata in ospedale in attesa di avere poi il riscontro del tampone. In poche ora il tampone ha confermato il contagio da Coronavirus, ma la donna - dopo che anche i vertici della struttura legnanese avevano ufficialmente comunicato nella mattinata di ieri il ricovero “sospetto” - era intanto già deceduta: malgrado le numerose patologie pregresse, è lecito pensare che anche il Covid–19 vada elencato tra le concause che hanno condotto al decesso.

Solo poche ore dopo è arrivata anche la conferma di un altro caso di tampone positivo e di contagio da Covid-19 che ha riguardato una seconda operatrice della struttura legnanese. Probabile che nella giornata di oggi Ats e vertici della Rsa debbano arrivare a decidere una nuova strategia anche se appare strano che la stessa Ats, come successo in altri casi assimilabili in Lombardia, non abbia sottoposto a tampone operatori e degenti sulla base della situazione, certo più delicata dell’ordinario, creatasi dopo che è diventato ufficiale il primo caso di contagio per un’operatrice a stretto contatto con i degenti: ad esempio a Perledo, nel Lecchese, rilevati i primi casi positivi tutti gli ospiti e i dipendenti erano stati sottoposti al tampone per scelta del sistema sanitario