Corbetta calcio, addio Asd Fc 1921 "Cancellati cent’anni di storia"

Il Comune ha deciso di assegnare le strutture a un’altra società presieduta dall’avvocato Cacciapuoti

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di Giovanni Chiodini

Tristezza e amarezza. Questi sono i sentimenti che animano Renzo Bassetto e gli altri componenti del direttivo dell’Asd Corbetta Fc 1921. Nell’anno del centenario la storica società che vanta anche dei trascorsi nel massimo campionato dilettantistico nazionale (negli anni Novanta con la presidenza di Ezio Greggio arrivarono al Comunale tutte le più importanti squadre di serie A) si ritrova senza un campo di gioco nel suo Comune di origine. A fine agosto dovrà abbandonare sia lo stadio di via Verdi che il campo destinato all’attività del settore giovanile in via della Repubblica. L’amministrazione comunale ha difatti deciso di assegnare entrambe le strutture a un’altra società, l’Asd Calcio Corbetta, presieduta dall’avvocato Luigi Cacciapuoti, che ha scelto di mantenere una sorta di continuità, quasi copiando il nome e decidendo di mandare in campo le squadre con le stesse casacche di colore biancoazzurro.

Presumibilmente verso questa nuova società - anche per una questione logistica legata al fatto che i bambini continuerebbero a giocare nel loro paese - migreranno gli oltre 200 bambini oggi tesserati per il club di Bassetto, visto che già alcuni allenatori hanno deciso di fare questo passo. Il Corbetta di Bassetto aveva comunicato nei tempi prescritti la revoca dell’uso dei campi perché contrariamente alle amministrazioni passate quella del sindaco Ballarini negli anni ha tagliato i contributi, vitali per l’attività del club, riducendoli da 8 mila a 1200 euro all’anno. Appena ricevuta la disdetta dei campi il sindaco Ballarini non ha mosso un dito per cercare di affrontare le tematiche messe nero su bianco da Bassetto - che con quella disdetta aveva provocatoriamente evidenziato il problema dei tagli ai contributi - ma ha preferito caldeggiare la nascita di una nuova società, sostenuta inizialmente da un gruppo di genitori di giovani calciatori, cancellando di fatto cento anni di storia. Società che ha poi vinto la gara di assegnazione dei campi. "Attendo di vedere gli atti prima di mettere la parola fine su questa vicenda" osserva Bassetto. La nuova società ha in animo anche di accogliere le ragazze e i soggetti portatori di handicap. "Da anni - ha sottolineato Bassetto - avevamo chiesto al Comune bagni per disabili e spogliatoi per le ragazze, proprio per attivare queste squadre, ma non è stato fatto nulla. Magari adesso che ci ha cacciato il sindaco li farà".