Legnano, non pagano le spese: per gli altri inquilini 100mila euro di debiti

I morosi non versano soldi e le spese ricadono sulle spalle degli altri inquilini

Le case di piazza Achilli

Le case di piazza Achilli

Legnano (Milano), 24 giugno 2018 -  La famiglia tunisina sfrattata un mese fa da un appartamento di piazza Achilli, nella centralissima zona di corso Magenta, si è lasciata alle spalle una montagna di spese condominiali non pagate. Un cumulo di debiti, per svariate migliaia di euro, lievitato negli anni, che saranno ora gli altri condòmini a dover ripianare mettendo mano al portafogli. A riverlarlo, carte alla mano, ovvero tirando fuori dal cassetto le rendicontazioni annuali della società che gestisce il condominio, è un gruppo di inquilini. Che dietro garanzia d’anonimato mostra l’ultimo consuntivo del «condominio Achilli Raoul» relativo alla gestione delle spese del 2017. «La famiglia tunisina che ora chiede aiuto al Comune e ai servizi sociali – raccontano – ha 11.80 euro di spese condominiali mai onorate. E saremo adesso noi a dovergliele pagare, visto che è quello che succederà come ci ha già fatto capire l’amministratore». 

La famiglia tunisina ha vissuto nei palazzi, conosciuti in città come le “case del gas“, dal 2008. Il caseggiato, dove abitano un’ottantina di famiglie, è caratterizzato da una particolare quanto delicata composizione multietnica. Si tratta infatti di alloggi di tipo popolare, come si diceva una volta, molti dei quali sono però sono stati messi in vendita e acquistati dai proprietari. Non senza sacrifici. È il caso anche dei tunisini sfrattati (marito, moglie e tre bambini), che avevano comprato il bilocale con un mutuo, salvo poi non riuscire più a pagarlo da almeno cinque anni a questa parte. «Stiamo subendo una vera ingiustizia – sbotta una signora – il condominio alla fine dell’anno scorso aveva debiti per 103.386mila euro grazie a chi non paga le spese che gli spettano, e se ne frega perché intanto sa che non gli succederà mai niente. E a pagarne le conseguenze è la gente onesta, anziani che magari prendono la pensione sociale e faticano ad arrivare a fine mese. E poi c’è chi ha il coraggio di andare a protestare con il sindaco... Lei non si arrabbierebbe al posto nostro?».