Monia, clochard per scelta a Sedriano: "Rifiuta qualsiasi tipo di aiuto"

Il Comune l’ha adottata rispettando la sua decisione: "Le è stata data una tenda, ma ha scelto di vivere al freddo"

La tenda

La tenda

Sedriano (Milano), 12 gennaio 2018 -  La rottura dei legami familiari o la perdita del lavoro spingono in strada sempre più persone. Ma c’è chi clochard lo diventa non solo per necessità ma per una precisa scelta di vita, e al tetto sulla testa preferisce le panchine di un parco o il sottoscala di un Comune. Sono gli invisibili del nuovo millennio, ma solo per chi davvero non li vuole vedere. Non a Sedriano dove da due mesi una clochard di quarant’anni, Monia, è stata adottata da amministratori, dipendenti e da numerosi cittadini. Il sottoscala del municipio è diventato il suo rifugio in queste fredde giornate invernali. Un sacco a pelo, qualche coperta e un sacchetto con pochi oggetti personali sono tutto il suo mondo.

C’è chi le offre cibo, coperte, abiti puliti e asciutti o una doccia calda. E chi si ferma anche solo per scambiare quattro chiacchiere. La catena solidale si è subito messa in moto, tanto che qualcuno ha persino montato una tenda da campeggio sul retro del municipio, un riparo per la giovane dall’acqua e dal freddo di questi giorni. «La tenda è arrivata per caso, ma lei non la vuole - spiega l’assessore ai Servizi sociali, Valeria Chiesa –. Ci ha chiesto di portarla via, preferisce continuare a vivere all’addiaccio. Non vuole essere ospitata, rifiuta le comodità di una casa. Stiamo guadagnando la sua fiducia giorno dopo giorno, sappiamo che ha una storia difficile alle spalle, cerchiamo di aiutarla rispettando le sue scelte». È la storia di Monia arrivata due mesi fa in questo Comune di 12mila anime dove tutti si conoscono e dopo aver girovagato per Milano e in altri paesi. «La sua presenza ci è stata segnalata da alcuni cittadini – prosegue l’assessore Chiesa –. L’abbiamo rintracciata vicino al centro sportivo, affamata e fradicia perché quel giorno diluviava. L’abbiamo rifocillata, le abbiamo dato abiti puliti e asciutti, ma ha rifiutato ospitalità. La sua è una scelta di vita e non chiede nulla».

Un'esperienza nuova per l’Amministrazione comunale, che ha chiesto aiuto all’Unità di strada di Milano per capire come rapportarsi con Monia: «Per noi è inconcepibile che una persona decida di vivere così. Monia rifiuta la doccia calda, accetta cibo e bevande fredde o a temperatura ambiente, predilige i gelati, perché sa molto bene come tenere a bada gli sbalzi termici». Non essendo residente a Sedriano, la donna non può accedere ai Servizi sociali, «così l’abbiamo adottata».