Circa mille domande per i buoni spesa

I fondi saranno erogati su base settimanale e si provvederà anche a chi è in cassa integrazione

Migration

Un migliaio di domande, un risultato in linea con la prima distribuzione di buoni spesa che aveva segnato la fase primaverile della pandemia: alla chiusura del portale dedicato, è questo il numero di cittadini che ha inoltrato richiesta per accedere ai buoni distribuiti dal Comune a partire dal fondo da 330mila euro accantonato dalla gestione commissariale. Ora manca solo il lavoro di verifica e poi, una volta scartate eventuali domande non corrette, si potrà procedere con l’erogazione dei contributi: l’entità del buono è determinata in base al numero dei componenti del nucleo familiare (la prima distribuzione aveva riguardato circa 800 famiglie per 3.500 legnanesi in totale). Su base settimanale vengono erogati contributi di 50 euro per il primo componente, incrementabili di ulteriori 25 euro per ogni componente aggiuntivo risultante dallo stato di famiglia.

I buoni sono calibrati su un lasso di tempo esteso a tre settimane, evitando così la necessità di ripresentare la richiesta con eccessiva frequenza. Il fondo accantonato dalla gestione commissariale ammontava a 377mila euro, circa 20mila euro sono stati invece destinati alla Fondazione Ticino Olona. Il Comune chiederà infatti alla Fondazione di dare questi fondi a un meccanismo di anticipazione nei confronti di chi è stato posto in cassa integrazione ma deve sopportare ritardi nell’erogazione effettiva. Il primo bando del commissario, infatti, comprendeva tra i potenziali destinatari dei buoni spesa anche i legnanesi in cassa integrazione, condizione che non è invece ammessa come priorità nel secondo bando da poco chiuso. Il fondo sarà finanziato con altri 25mila euro dalle casse della Fondazione Ticino Olona.

P. G.