"Ci aspettavamo un peggioramento dei rapporti ma certo non un attacco da parte della Russia"

"Quella mattina, sentendo che l’Ucraina era stata bombardata, ci si è spezzato il cuore"

Eravate tornati in Ucraina all’inizio di febbraio…Vi aspettavate allora un attacco da parte della Russia?

"Quando di recente siamo stati in Ucraina non pensavamo proprio a una cosa del genere. Certo, tra noi ucraini ci facevamo la domanda: “Ma se la Russia attacca, cosa faremo? Cosa ci aspetta? Qual è la soluzione?” Infatti, proprio per questo noi ci siamo trasferiti in anticipo in Italia, ci aspettavamo che la situazione in Ucraina sarebbe peggiorata, quello sì… Ma che la Russia avrebbe attaccato in questo modo, mai".

Avete trovato l’Ucraina cambiata, rispetto all’ultima volta che eravate stati nel vostro Paese? "Dopo un paio di anni che non tornavamo in Ucraina, abbiamo sentito il cambiamento: prezzi alti per alimentari, luce, gas, carburanti… e il popolo disperato".

Alcuni vostri connazionali avevano già lasciato il paese a inizio febbraio?

"Siamo in tanti, soprattutto giovani, ad aver lasciato l’Ucraina per raggiungere altri Paesi Europei, nonostante l’amore per il nostro Paese e per i nostri connazionali".

Come vi siete sentiti quando avete appreso che l’Ucraina era stata attaccata?

"La mattina, sentendo la notizia ci si è spezzato il cuore. Quel giorno non lo dimenticheremo mai. Capiamo bene che non troveremo mai il Paese così come lo abbiamo lasciato, ma speriamo nella pace".