Cerro Maggiore, alla 'Casbah' regna il degrado: l’edificio di via Dante a rischio crollo

È uno stabile vecchio e degradato che in più occasioni è finito nella cronaca nera per episodi poco edificanti riconducibili a soggetti che in questo caseggiato risiedono

Sopralluogo in via Dante a Cerro Maggiore

Sopralluogo in via Dante a Cerro Maggiore

Cerro Maggiore, 22 gennaio 2019  - Tutti la chiamano la «Casbah». È uno stabile vecchio e degradato che in più occasioni è finito nella cronaca nera per episodi poco edificanti riconducibili a soggetti che in questo caseggiato risiedono. L’ultimo blitz delle forze dell’ordine qualche mese va, proprio all’interno del cortile di via Dante al confine fra San Vittore Olona e Cerro Maggiore, ma su territorio cerrese. Ieri mattina all’interno della struttura hanno fatto visita anche il sindaco Nuccia Berra e l’Assessore Fabrizio Sberna. Sul posto per una vera e propria verifica strutturale anche due mezzi dei vigili del fuoco e agenti della polizia locale.

La «casbah» di via Dante è di fatto una palazzina fatiscente vittima del degrado. «Abbiamo voluto verificare lo stato della struttura e controllare al suo interno» ha spiegato l’assessore Sberna. «Adesso tireremo le conclusioni dopo il resconto dei vigili del fuoco sui controlli di stabilità del caseggiato e il referto Ast. Sicuramente daremo seguito a tutte quelle iniziative che avevamo già messo in campo tempo fa insieme ad un nostro legale che avevamo preso proprio per questa problematica legata alla struttura fatiscente. Adesso abbiamo già allertato sia il nostro ufficio tecnico che i nostri servizi sociali». È però ancora presto per sapere se il caseggiato per essere abitabile dovrà essere sottoposto a una ristrutturazione totale, oppure se verrà definitivamente abbandonato con una soluzione che dal comune spiegano «è ancora tutta da definire». Nei mesi scorsi sono stati numerose le segnalazioni relative al degrado, ma anche alle tante situazioni di illegalità che da anni si moltiplicano all’interno della casbah.

Si vendono oggetti rubati ed esiste un mercato clandestino parallelo. I molti nord africani che abitano nello stabile ritirano di tutto: dalle biciclette rubate, alle batterie per auto, pagate anche 10 euro a pezzo. Poi sversano nelle fognatura i liquidi tossici per recuperare i metalli all’interno delle stesse. Il cortile, dunque, è punteggiato anche da rifiuti e spazzatura ovunque. Il controllo di ieri mattina ha fatto seguito alle tante segnalazioni e soprattutto alla volontà dell’amministrazione comunale di risolvere finalmente il problema.