Cerro Maggiore: caso ex discarica verso il lieto fine

Ecoceresc non si opporrà al “no” di Città Metropolitana

La ex discarica di Cerro

La ex discarica di Cerro

Cerro Maggiore (Milano), 8 aprile 2019 - Discarica Cerro: si va verso il non ricorso. Scade oggi la possibilità per la società Ecoceresc, che ha preso il posto della Simec nella gestione del polo Baraggia, di opporsi al diniego di Città Metropolitana che aveva bloccato così il nuovo progetto di conferimento rifiuti. Il progetto, che era stato discusso anche nel municipio di Cerro dal rappresentante della proprietà Paolo Berlusconi, rimane quello che intende portare fanghi industriali al posto di terre e rocce di scavo. 

Oltre al no dell’ente, era arrivato ovviamente il no dei comuni interessati, ovvero Cerro Maggiore e Rescaldina, oltre ai membri del comitato intercomunale di crisi ambientale e a quello dei cittadini anti-discarica. Il progetto di Ecoceresc era stato inviato a Città Metropolitana per la Via, la "Valutazione di impatto ambientale". Tutto bocciato dall’ente a causa del cosiddetto "Fattore di pressione" già superato nella nostra zona, oltre al "mancato assolvimento dei contenuti e delle finalità dell’accordo di programma" già sottoscritto in passato. In provincia non si muove adesso foglia e secondo indiscrezioni la motivazione sta nel progetto di base, completamente sbagliato. Inutile quindi per Ecoceresc proporre ricorso, sapendo di andare incontro all’ennesimo diniego. Ma cosa succederà adesso? Il comune spinge per una concreta ambientalizzazione dell’area Baraggia. Ecoceresc invece si metterà in attesa nell’angolo e con tutta probabilità rispunterà fra qualche tempo con un ulteriore progetto che riguardi l’attività di conferimento in discarica. 

Intanto a non mollare la presa ci pensano i cittadini, in particolar modo il "Circolo Culturale Il Campanile", in collaborazione con il Comitato Intercomunale di Crisi Ambientale, che organizzano per sabato 11 maggio, dalle 21 nella Sala Anita Bollati della palazzina comunale di Cantalupo, una videoproiezione che documenta le vicende del polo Baraggia degli anni 90. Alvaro Testa, regista del documentario "Cronaca di uno scempio annunciato" ha fatto pervenire una memoria sui fatti accaduti in quegli anni che hanno portato alla denuncia delle speculazioni sulla popolazione di Cerro Maggiore e comuni vicini e alla chiusura della discarica con un accordo di programma con regione Lombardia. Il giorno seguente, in occasione della festa dell’aria, Il Campanile esporrà la mostra documentario della discarica per continuare a sensibilizzare il territorio.