Centro carni Rigamonti, in rosso di 223mila euro per colpa dei ticket

La denuncia dell'azienda di Parabiago: "La società Qui Ticket non ci rimborsa da un anno"

I titolari del centro carni Rigamonti di Parabiago

I titolari del centro carni Rigamonti di Parabiago

Parabiago (Milano), 13 giugno 2018 - Dall'8 giugno i buoni pasto della società «Qui Ticket» non sono più accettati fino a nuove disposizioni. Il cartello affisso fuori dal centro carni Rigamonti di Parabiago è emblematico. «Abbiamo comunicato ai nostri clienti dopo aver contattato gli avvocati della società che distribuisce questi buoni pasto, di non poter più accettare questi tagliandi - spiegano i proprietari Marco Rigamonti e la sorella Moira -. L’azienda, dopo non averci rimborsato da luglio, ci ha detto di procedere pure con un decreto ingiuntivo. Per noi adesso i tagliandi sono come carta straccia e non li vogliamo più».

Il centro carni Rigamonti vanta adesso un credito di 223mila euro nei confronti di Qui Group e la società punta a sua volta il dito nei confronti dello Stato che non paga quanto dovuto. «Abbiamo aperto aperto il decreto ingiuntivo nei confronti di questa società allo studio Albè di Busto Arsizio che sta seguendo la procedura - spiega Marco Rigamonti -. Non è una situazione facile e ce lo hanno detto. Abbiamo molti dipendenti pubblici di zona che venivano fino a qualche giorno fa a comprare da noi con questi buoni pasto. Lavoratori di Trenord, della Asl, dell’Inps e di decine di enti pubblici in zona. Noi perdiamo oltre ai soldi anche i clienti, ma vogliamo informarli del perché non possiamo più accettare questi buoni. Vantiamo un credito che non riusciamo a riscuotere e abbiamo un giro di clientela e un numero di imprenditori che come noi sono impantanati in questa situazione paradossale».