Castano Primo, minacce al sindaco Giuseppe Pignatiello

E' stato svegliato all'improvviso nel cuore della notte dal rumore di sgommate. poi, in giardino un finocchio con un foglietto: "Assassino"

Il sindaco di Castano Giuseppe Pignatiello

Il sindaco di Castano Giuseppe Pignatiello

Castano Primo (Milano), 15 aprile 2018 - È stato svegliato all'improvviso nel cuore della notte dal rumore delle sgommate e dei colpi d'acceleratore delle macchine, è uscito per vedere cosa stava succedendo ma è riuscito solo a intravedere nel buio quattro uomini. All'inizio non ha dato troppa importanza all'episodio, infastidito solo da quello che sembrava un gesto d'inciviltà puro e semplice. Solo nelle prime ore del mattino, quando è uscito in giardino, il sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello (Pd) si è reso conto che il bersaglio del raid vandalico della notte precedente era proprio lui: a terra c'era un finocchio con un foglietto legato con della corda. E sul foglio una sola parola: "Assassino ". 

"Ci siamo alzati di soprassalto tutti in casa intorno all'una e mezza, bambini compresi - racconta - per il rumore delle macchine e perché il mio cane s'era messo ad abbaiare. Sono uscito a vedere e ho notato quattro uomini adulti. Poi sono rientrato.  La scorribanda con le macchine sarà andata avanti fino all'incirca alle tre di notte. E stamattina ho trovato questo avvertimento. Un gesto ignobile, vergognoso. Sono schifato a pensare che ci siano persone che progettano atti del genere...".

Il sindaco non ha idea di chi possa essere stato a compiere il gesto intimidatorio. Né per quali "motivi" . "Ho avvisato prima il comandante della Polizia locale e poi ho sporto denuncia dai carabinieri". Un'ipotesi però prende corpo. Nel Castanese sono attivi da anni gruppuscoli di estrema destra, e il primo cittadino di centrosinistra è diventato ufficialmente un loro "nemico" dopo lo scontro politico avvenuto nel settembre del 2015, quando la cittadina dell'Alto Milanese era stata scelta per il raduno nazionale di Casa Pound.  Allora il sindaco aveva prima concesso - credendo si trattasse di un semplice ritrovo di associazioni sportive, così come appariva nella richiesta ufficiale  - poi negato l'autorizzazione alla manifestazione. Che si era tenuta lo stesso nella centrale piazza Mazzini, scatenando ire e contro manifestazioni di partigiani e antifascisti.

Gli stessi, questi ultimi, che nelle prime ore di oggi gli hanno scritto decine di messaggi di solidarietà sulla sua pagina Facebook. "Inaccettabile che la tranquillità di un'intera famiglia venga distrutta in questo modo a notte fonda, intimorendola e  mettendo tutti in allarme" è lo sfogo amaro via social di Pignatiello.