Casorezzo, le tartarughe hanno trasformato la fontana in una palude

Lo specchio d'acqua in piazza I° Maggio riempito di escrementi

La fontana di piazza I° Maggio

La fontana di piazza I° Maggio

Casorezzo (Milano), 10 settembre 2019 - Nel parco di piazza I Maggio, frequentato da mamme e bambini, c’è una fontana, un gradevole angolo verde che, col tempo, è diventato uno stagno. Ci sguazzano numerose tartarughe d’acqua, molte delle quali abbandonate da persone che le avevano acquistate piccole e tenute inizialmente a casa, “scaricandole” strada facendo. Col sole si radunano sui due isolotti di sassi al centro della fontana dove, ieri mattina, si erano fermati anche due germani. L’acqua è verdognola perché il sistema di filtraggio, calibrato sulla presenza di qualche foglia o qualche filo d’erba, non è in grado di eliminare la melma che le tartarughe generano. Non è certo il colore che ci si attende di vedere in una fontana. Per questo, e per il fatto che essendo a raso potrebbe rappresentare un pericolo per i bambini, alcune mamme hanno inviato al sindaco una petizione chiedendo di rimuoverla. Ma a molti questa fontana piace, andrebbe solo tenuta pulita e c’è anche chi lo vorrebbe fare "da volontario".

Lo stesso sindaco Pierluca Oldani ha commentato la vicenda osservando che "al di là degli atti vandalici e della maleducazione di chi vi getta dentro materiale d’ogni genere, il problema principale resta la presenza di numerose tartarughe d’acqua. Sono loro stesse che intorbidano l’acqua, in pratica tendono a ricreare quello che è il loro ambiente naturale". Le tartarughe d’acqua non sono autoctone e non è una specie in via di estinzione. "Le persone che le acquistano e poi le abbandonano si comportano alla stessa stregua di chi abbandona i cani sulle strade". Oggi questa colonia crea problemi e disagi. Ricollocarle significa per il Comune accollarsi una spesa (circa 40 euro ad esemplare). "Quando le avremo collocate – scrive il sindaco - si procederà con il progetto di sistemazione della fontana. Per la quale, nel frattempo, è stata trovata una soluzione: verrà mantenuta, ma con pochi centimetri d’acqua. In questo modo l’elemento liquido continuerà ad arricchire il nostro parco, garantendo al contempo maggior sicurezza per i bambini e, soprattutto, eliminando la possibilità di ospitare altre tartarughe".