Busto Garolfo, in coma per aver cercato di sedare lite:"Mio marito ha riaperto gli occhi"

Arrivano segnali positivi dalla stanza d’ospedale a Lecco dove da lunedì è ricoverato Massimo Bossi

Massimiliano Bossi

Massimiliano Bossi

Busto Garolfo (Milano), 6 settembre 2019 - Arrivano segnali positivi dalla stanza d’ospedale a Lecco dove da lunedì è ricoverato Massimo Bossi, il 48enne di Olcella finito in coma dopo essere stato buttato a terra per aver tentato di dividere due uomini che, davanti alla Coop di via Gramsci, si stavano prendendo a calci e pugni: l’uomo, operato d’urgenza alla testa lunedì notte, ha ripreso conoscenza. Ha riaperto gli occhi riconoscendo la moglie che si trova accanto a lui da lunedì sera. Una notizia inaspettata, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutta Busto Garolfo e in particolare ai residenti della frazione di Olcella dove l’uomo abita con la famiglia e le due figlie. Anche il tubo per la respirazione assistita non sarebbe, da ieri, più necessario. Anche se la strada per un completo ristabilimento delle condizioni normali è ancora lunga, un primo passo fondamentale è stato fatto. Aver riaperto gli occhi ha quasi il valore di un miracolo per i famigliari.

Segnale che l’intervento chirurgico d’urgenza per asportare l’ematoma che premeva sul cervello è andato a buon fine. È stata infatti la rapidità dell’intervento del 118, e l’arrivo in elicottero al Manzoni di Lecco, a non peggiorare una situazione che in un primo momento sembrava disperata. Saranno in ogni caso i medici a sciogliere ufficialmente la prognosi, ancora riservata, e a dichiarare Massimo definitivamente fuori pericolo. Bisognerà quindi attendere ancora qualche giorno. Tutti però, in paese, sono più sereni. Anche il sindaco Susanna Biondi, rimasta in strettissimo contatto con i familiari: «È una notizia meravigliosa per tutti. Abbiamo vissuto dei giorni difficili che hanno messo in grande apprensione un’intera comunità. Se le cose andranno in questa direzione Massimo potrebbe presto tornare a casa».