Busto Garolfo, Natale di rabbia: "Come regalo una discarica"

Affollato presidio davanti alla cava di Casorezzo: nel mirino il via libera al conferimento di rifiuti

Un momento del presidio organizzato davanti alla cava di Casorezzo

Un momento del presidio organizzato davanti alla cava di Casorezzo

Busto Garolfo, 9 dicembre 2019 -  Mattinata di presidio davanti alla cava di Casorezzo per cittadini e attivisti del comitato anti discarica. Una manifestazione per comunicare il senso di solitudine provato davanti al problema visto che politica e istituzioni maggiori sembrano essersi completamente dimenticati della questione. «Città Metropolitana non ha considerato le istanze del territorio e con un atto unilaterale ha ritenuto valide le fidejussioni presentate da Solter. Ringraziamo per averci regalato a Natale una discarica di rifiuti pericolosi nel parco del Roccolo». Queste, in sintesi, le parole dei portavoce del comitato, cui sono seguite dimostrazioni forti come la barriera umana davanti alla cava e il blocco per alcuni minuti della strada provinciale. Fra i partecipanti diversi componenti della giunta di Busto Garolfo fra i quali il sindaco Susannna Biondi, il vice sindaco di Casorezzo Rossella Giola e il primo cittadino di Inveruno Sara Bettinelli. Poi tanti cittadini, la banda di Casorezzo e Legambiente.

Rabbia è stata espressa per la comunicazione notificata qualche giorno fa da Città Metropolitana ai due Comuni interessati. In sostanza: le garanzie finanziarie di Solter per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali nell’area delle ex Cave di Casorezzo sono state accettate e le procedure per l’accettazione delle aree compensative proposte dall’azienda sono da ritenersi concluse. Questo nonostante il direttivo del Parco del Roccolo a oggi non abbia mai espresso parere favorevole sull’adeguatezza delle zone compensative indicate da Solter. Notevolmente contrariata il primo cittadino bustese: «Questa è una decisione che va contro il territorio ed è in sfregio alla nostra totale contrarietà al progetto - afferma - In passato i tecnici di Città Metropolitana avevano affermato che la scelta delle aree compensative non solo doveva essere concordata con il parco, ma queste dovevano anche essere cedute». E ora che succederà? I rifiuti al momento non arrivano non arrivano perché prima bisogna presentare il progetto per le aree compensative e, successivamente, iniziare la piantumazione. La Solter si può comunque preparare per l’attività di conferimento. I due Comuni, da parte loro, si preparano a rivolgersi al Tar per chiedere lo stop dell’iter.