
Degrado a Busto Garolfo
Busto Garolfo (Milano), 11 luglio 2016 - Una montagna di spazzatura, lastre di eternit, scarafaggi, topi e persino alcuni scorpioni sono la raccapricciante situazione che quotidianamente alcuni residente al civico sette di via Ugo Foscolo a Busto Garolfo, vivono a pochissimi metri dalle loro abitazioni in pieno centro città. Sono veramente una manciata, i metri che separano gli stabili in corte di via Foscolo dalla piazza principale di Busto Garolfo dove proprio ieri sera, si è cantato e ballato fino a tarda sera in occasione della Notte Bianca. Trenta metri che separano due situazioni diametralmente opposte. Al primo piano dello stabile risiede un cinquantasettenne con uno sfratto esecutivo tra le mani. Artigiano piastrellista vittima della crisi edilizia, ha deciso nell’ottobre dello scorso anno di chiudere l’attività dopo due anni di bilanci in rosso. Da allora le angosce si sono trasformate in tragedie, il portafogli sempre vuoto le bollette da pagare e un affitto che la crisi ha reso, negli ultimi anni, sempre più difficile da onorare hanno reso la vita dell’uomo un incubo.
A febbraio l’immancabile epilogo con i sigilli all’appartamento. «Sono venuti i carabinieri – racconta – e hanno messo i sigilli. Dove andavo a dormire in pieno inverno? Sotto i ponti in stazione a Legnano? Ho vissuto in quella casa per trentaquattro anni, ora la situazione economica che sto vivendo è veramente difficile, sono senza luce che mi è stata staccata per morosità. I miei vicini mi danno una mano ma non si può più vivere così, sono anche ammalato». L’appartamento che ha risistemato in maniera decorosa con tanta pazienza è situato sopra una montagna d’immondizia.
Al piano terra, infatti, nei locali sfitti, si può scorgere una montagna di rifiuti fatta di ogni genere e qualità di spazzatura, dalle lastre in eternit a materassi abbandonati. Dalle porte spalancate o divelte dai precedenti inquilini, s’intravvede un inferno che ha spaventato anche la polizia locale che ieri su segnalazione del sindaco, interpellato dal nostro giornale, ha eseguito un sopralluogo. Oltre alla situazione ambientale che è certamente grave, non è da trascurare il rischio incendi che un qualsiasi mozzicone di sigaretta potrebbe scatenare, mettendo a rischio la vita dell’uomo e della decina di persone che vi abitano attorno. Nel cortile di via Foscolo al civico sette, i pompieri sono già arrivati nel novembre duemilaquattordici per un’analoga situazione di degrado evidenziando, già allora, una perdurante criticità.