Busto Arsizio, ambientalisti all'attacco: "Accam produce solo C02 e mazzette"

La richiesta: dismettere l’impianto e gestire il ciclo dei rifiuti in maniera sostenibile

PROTESTA Gli esponenti del Movimento 5 Stelle stanno chiedendo a gran voce l’azzeramento del cda di Accam

PROTESTA Gli esponenti del Movimento 5 Stelle stanno chiedendo a gran voce l’azzeramento del cda di Accam

Busto Arsizio (Varese), 14 maggio 2019 - "Accam va chiusa". A ribadirlo ieri mattina davanti all’ingresso del sito in via Arconate a Busto Arsizio, dove si inceneriscono i rifiuti di 27 comuni soci, alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, consiglieri regionali e parlamentari. L’inchiesta milanese sulle tangenti “Mensa dei poveri” nel filone varesino ha scosso Accam: la gestione dei rifiuti faceva parte – secondo le carte degli inquirenti – del "sistema Caianiello", coinvolti la presidente del cda Laura Bordonaro (ai domiciliari) e l’esponente del cda Alberto Bilardo (in carcere), entrambi di FI. 

Ieri la conferenza stampa dei “pentastellati” che hanno ribadito la loro posizione, "Accam va chiusa". I consiglieri regionali Roberto Cenci e Paola Macchi, il senatore Gianluigi Paragone e Alberto Lucchese, attivista bustese, hanno ricordato il loro impegno negli ultimi anni: "Abbiamo sempre avuto sospetti sulla vicenda del termovalorizzatore – hanno sottolineato – e puntualmente l’abbiamo denunciato con attività istituzionali nelle sedi adeguate". Gli esponenti grillini chiederanno in consiglio regionale che l’impianto non sia più riconosciuto come strategico, sia chiuso e si dia il via a una gestione dei rifiuti diversa, che punti sul trattamento a freddo, sul riuso e sul riciclo. "Ambiente e legalità – ha sottolineato Paragone – sono due stelle del movimento". Il senatore non ha risparmiato stoccate alla Lega: "Decida se stare con Berlusconi o guardare al futuro, noi guardiamo avanti e diciamo sì alla legalità".

Anche sette tra associazioni e comitati ambientalisti dell’Altomilanese chiedono l’immediata chiusura dell’impianto in via Arconate, che, scrivono in una lettera, si è rivelato utile "per bruciare risorse, produrre CO2 e mazzette". Gli investimenti, fanno rilevare ancora le sette sigle "secondo lo scenario che si sta delineando non erano finalizzati al bene pubblico ma solo a interessi privati". Claudia Cerini e Luigi Genoni, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle a Busto Arsizio ieri hanno invece presentato una richiesta "per assistere alla prossima assemblea dei soci Accam, convocata per lunedì 20 maggio alle 18. Il tempo delle assemblee chiuse è finito".

"L’ho chiesto settimana scorsa e sono contento che a ruota anche diversi comuni del consorzio Accam si siano attivati per chiedere l’azzeramento del cda di Accam per ripartire con una nuova gestione che porti alla chiusura dell’inceneritore di Borsano nel più breve tempo possibile - è invece il commento del deputato legnanese del M5S, Riccardo Olgiati -. Sono sicuro che quanto è stato scoperchiato sino ad ora è solo una piccola parte di quella “Mensa dei Poveri” a cui diversi esponenti di Forza Italia banchettavano sulle spalle dei cittadini lombardi, ora attendiamo che parlino coloro che saranno interrogati. Se la Lega vuole rifarsi la verginità grazie al M5S in Parlamento allora forse dovrebbe iniziare a ripensare anche alle alleanze locali. Alla lunga ad andare con lo zoppo si impara a zoppicare…".