Biciclette e monopattini vietati in centro, ma a Legnano molti ignorano l'ordinanza

L’ordinanza che vieta di sfrecciare in sella al proprio mezzo è in vigore da due anni, dopo il lockdown però viene rispettata di meno. Ed è caos sui monopattini

Biciclette vietate in centro a Legnano

Biciclette vietate in centro a Legnano

Legnano (Milano), 1 agosto 2020 - «Guarda che non puoi andare in bicicletta in centro, c’è un’ordinanza che lo vieta. Rischi la multa", "Non lo sapevo, mi scusi. Nessuno mi ha detto nulla". Quella che si è svolta ieri intorno a mezzogiorno nel primo tratto di corso Magenta fra una trentacinquenne e un ragazzo minorenne è solo una delle tante conversazioni del genere negli ultimi due mesi in centro.

L’ordinanza che vieta la circolazione in centro in sella a biciclette e simili è in vigore ormai da un paio d’anni, ma molti sembrano non saperlo. La segnaletica era stata rinnovata qualche settimana fa e questo forse ha contribuito a far immaginare che i divieti non valessero più. Il motivo potrebbe essere da ricercare però anche in una supposta mancanza di senso civico, in realtà si tratta probabilmente di un meccanismo psicologico più profondo.

Che va ricercato in quello che è successo negli ultimi mesi. Il fatto di essere rimasti chiusi in casa per molto tempo ha probabilmente instillato in molti cittadini la propensione a credere che esista un “prima” e un “dopo” il periodo di clausura. E che proprio questo “dopo” sia caratterizzato da una sorta di colpo di spugna in merito ad alcune delle regole precedentemente istituite. Come se alcuni aspetti fossero azzerati. L’ordinanza che vieta l’ingresso in sella alle due ruote nella zona centrale della città era stata pensata dall’Amministrazione guidata dal sindaco Gianbattista Fratus per porre fine a un problema del centro di Legnano: senza sicurezza, quella zona non sarebbe diventata il vero salotto della città. Un salotto che, per prima cosa, ha bisogno di poter garantire a chi lo frequenta di non essere travolto da automobili, veicoli a motore o biciclette. Il divieto era stato istituito nel 2018 e poi rinnovato per diverse volte. In linea teorica, questo provvedimento sarebbe dovuto diventare una “buona pratica” per tutti i frequentatori del centro. Ma così non è e queste ultime settimane lo stanno evidenziando. Non che l’ordinanza venga ignorata da tutti, sia chiaro. Sono molti coloro i quali, anche giovanissimi, entrano in centro e scendono dai pedali per portare il proprio mezzo a mano.

Biciclette e skateboard, più le prime a dire il vero, ma non solo. A sfrecciare in corso Garibaldi, in piazza San Magno e in corso Magenta ultimamente - e questo è un fenomeno del tutto caratterizzante degli ultimi due mesi, subito dopo la fine del lockdown - sono anche i monopattini. Italiani, stranieri, giovanissimi, trentenni, ma anche cinquantenni e perlopiù di sesso maschile: i “guidatori” di questo nuovo mezzo di trasporto che ha iniziato a diffondersi da qualche settimana non hanno un “identikit” particolare. Nell’ultimo periodo si vedono molti monopattini in tutto il Legnanese e anche il centro della città non fa eccezione. Il concetto di base è che, essendo mezzi simili alle biciclette, dovrebbero essere equiparabili proprio alle due ruote. La realtà, però, è che attualmente esiste un vuoto normativo enorme a livello legislativo in merito a questo genere di mezzi e che quindi anche le sanzioni che potrebbero essere comminate rimangono ancora in una sorta di limbo.