Bareggio, la Protezione civile salva il torneo di calcio

Bolletta non pagata e stadio al buio: acceso un generatore

Lo stadio comunale di Bareggio (StudioSally)

Lo stadio comunale di Bareggio (StudioSally)

Bareggio (Milano), 5 maggio 2019 - Le 'colpe' dei grandi hanno rischiato di annullare una festa per tanti piccoli calciatori che, nei giorni scorsi, si sono ritrovati allo stadio Luciano Magistrelli di Bareggio per un torneo. Ma, soprattutto, ancora rischiano di cancellare una storica società che ha permesso a tanti ragazzini della città di giocare al calcio.

«Grazie al pronto intervento dei nostri assessori e dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile abbiamo evitato una pessima figura», ha commentato la giovane sindaco della città, Linda Colombo. L’Ac Bareggio – storica società dilettantistica fondata nel 1928 che ha avuto come presidente anche Felice Belloli, che è stato presidente della Lega Nazionale Dilettanti –, nonostante il dissesto economico già noto, aveva da tempo organizzato un torneo di calcio giovanile ma poche ore prima dello svolgimento l’amara sorpresa: per dei debiti accumulati, con le fatture non pagate nonostante i continui solleciti, la società fornitrice di energia ha tagliato l’alimentazione elettrica allo stadio comunale. C’è stato quindi il pronto intervento di un gruppo di assessori e della Protezione civile e l’impasse è stato risolto. Al campo sportivo di via Matteotti è stato fatto arrivare un generatore, lo stesso che la giunta ha acquistato da poco per la Protezione civile, col quale si è potuto fornire l’energia sufficiente a illuminare il campo di gioco e far svolgere regolarmente il torneo. Lo stadio inserito nel contesto del parco Arcadia è gestito in convenzione col Comune dall’Ac Bareggio. Questo almeno fino al 2022. L’amministrazione, nonostante i problemi economici venuti alla luce in questi ultimi mesi, non è intenzonata a revocare la convenzione, anche perché i dirigenti ancora in carica si sono impegnati a trovare una nuova proprietà in grado di sanare i debiti. Il bilancio che era stato presentato dall’Ac Bareggio lo scorso anno annotava un disavanzo di gestione di 9mila euro, facilmente gestibile, che non ha preoccupato nessuno. Da successive verifiche è però emerso che questo debito è superiore ai 100mila euro.

Una malagestione che ha origine almeno dal 2016, aveva dichiarato in consiglio comuale l’assessore Domenico Bonomo. Inizialmente era stato definito un piano di rientro del debito che non si è però concretizzato. Il presidente della società, Marco Villotta, da tempo non si vede nella sede dell’Ac Bareggio. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: già da diversi mesi tecnici e giocatori hanno lasciato la società al suo destino. Il Bareggio ha concluso la stagione solo grazie all’abnegazione e al senso del dovere del direttore sportivo, Emiliano Cofrancesco. Una conclusione amara decretata anche dal campo: la retrocessione in Prima Categoria. Categoria che forse il Bareggio perderà definitivamente se non verrà evitato il fallimento. Il futuro di questa società è fortemente in dubbio. Il consiglio direttivo in carica ha già comunicato che se non ci saranno interventi esterni non verrà iscritta nessuna squadra ai campionati della Figc per la stagione 2019-2020. E così i tanti ragazzini che in questi anni hanno indossato le casacche biancoazzurre dell’Ac Bareggio, se vorranno continuare a giocare a calcio, si dovranno trasferire altrove. Non basterà più un generatore di energia occasionalmente posizionato a bordo campo a permettere loro di giocare.