Abbiategrasso, bimbo strattonato da insegnante: bufera all'asilo

Una mamma dichiara d'avere visto un bambino "maltrattato" e fa scattare le indagini

un asilo

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Abbiategrasso (Milano), 23 febbraio 2019 - Allarme tra i genitori dell’asilo «Nenni» dopo la segnalazione di una mamma, che ha assistito attraverso una vetrata a un presunto caso di maltrattamento: un bimbo strattonato con forza da una delle educatrici. In seguito all’accaduto, è stata convocata una riunione di chiarimento alla quale hanno partecipato i responsabili del servizio nella struttura, i genitori e l’assessore all’Istruzione del Comune di Abbiategrasso, Eleonora Comelli. Anche i carabinieri stati messi a conoscenza dell’accaduto e ci saranno tutti gli accertamenti del caso. Al momento, comunque, non si configura nessuna ipotesi di reato e l’educatrice in questione non è stata rimossa, né temporaneamente allontanata. «Abbiamo colto la legittima preoccupazione dei genitori – ha spiegato la stessa Comelli -. Dalla discussione sono emerse altre segnalazioni di presunta inadeguatezza del personale. Alcuni genitori hanno dichiarano perplessità in merito ad alcuni episodi di «contenimento relazionale» e addirittura segnalato episodi di «percosse».  Tutte informazioni diffuse attraverso la chat. Di contro, la maggior parte dei genitori presenti alla riunione si è dichiarata soddisfatta del servizio e gratificata dalla professionalità e dedizione del personale educativo. Al netto di ogni giudizio e di ogni sensibilità individuale, la vera questione sta nell’isolare la verità e nell’attribuire alle parole il loro reale significato». Il gestore dell’asilo «Nenni», si è subito reso disponibile a incontrare i genitori e l’Amministrazione per spiegare l’accaduto. Dall’azienda fanno sapere che si sarebbe trattato di «un equivoco nato da una situazione decontestualizzata». Secondo la ricostruzione dell’educatrice, il bambino stava prendendo a calci delle bottigliette sonore e sarebbe stato invitato a tranquillizzarsi e a smettere, ma senza risultato. A quel punto la stessa educatrice l’avrebbe afferrato per le mani allontanandolo dalle bottigliette; ma il bambino, rifiutando il gesto, si è buttato all’indietro. Così l’insegnante «lo ha accompagnato tenendogli le mani» per impedirgli di cadere a terra. Nel contempo, si sarebbe rivolta al bambino, «con tono pacato», spiegandogli che nella sala erano presenti altri bimbi e che il suo comportamento poteva essere pericoloso. Questa la ricostruzione del gestore. Durante l’incontro con i genitori, le educatrici hanno anche voluto illustrare a tutte le famiglie le modalità di formazione, selezione e supervisione del personale e tutti i progetti che vengono realizzati nella struttura. «L’evento segnalato da una persona, ha avuto una risonanza enorme amplificata dai social media e ha instillato dubbi nei genitori creando così ansie ingiustificate» – ha infine sottolineato l’azienda.