Legnano e Nerviano, strade separate per Cgil e Cisl: "Sabato Auchan sciopera"

Confermata da Filcams la protesta dei lavoratori, nonostante il no di Fisascat. Anche sulla Franco Tosi le due sigle non sembrano trovare un accordo

Vincenzo Bevilacqua della Cgil insieme ai delegati Auchan di Rescaldina e Nerviano

Legnano - Conferenza stampa della FILCAMS CGIL nella foto i delegati dei supermercati Auchan di Rescaldina e Nerviano a DX il sindacalista Vincenzo Bevilacqua foto Roberto Garavaglia

Legnano, 6 dicembre 2019 -  Non sarà uno sciopero unitario quello di domani dei lavoratori ex Auchan con presidio davanti al supermercato di Nerviano. Dopo che lo sciopero di 8 ore era stato proclamato unitariamente dalle sigle sindacali maggiormente rappresentate – la Fisascat Cisl e la Filcams Cgil – nella giornata di mercoledì la Cisl ha annunciato di revocare, da parte sua, l’adesione allo sciopero a fronte della convocazione a Roma delle organizzazioni sindacali da parte del gruppo Conad/Auchan fissata per la giornata del 9 dicembre. Convocazione ricevuta anche dalla Cgil che però ha ribadito la volontà di fermarsi, confermando l’agitazione «per l’intero turno di lavoro». «Ad oggi – afferma Vincenzo Bevilacqua, segretario della Filcams Ticino Olona -, nonostante le numerose richieste presentate dalle organizzazioni sindacali, non sono pervenute risposte rispetto alla volontà di trovare soluzioni per garantire il futuro occupazionale».

«In merito all’incontro fissato a Roma per il 9 dicembre, all’ordine del giorno non sono indicati argomenti che diano risposte alle lavoratrici e ai lavoratori dei due supermercati dell’Alto Milanese che occupano quasi 500 lavoratori». Per questo motivo la Cgil ha deciso di non abbassare la guardia, ma di proseguire nelle agitazioni già concordate. Cosa che la Cisl si appresta a fare se dall’incontro di Roma non usciranno risposte relative alle garanzie occupazionali e dei livelli salariali dei dipendenti coinvolti in tutto il perimetro del gruppo. «Se così non fosse – conclude il comunicato firmato dalla segreteria Milano-Metropoli della Fisascat – saremo pronti, unitariamente, a riprendere le iniziative necessarie a difesa dei diritti dei dipendenti».

Unità quindi sugli obiettivi da raggiungere, ma impostazioni differenti su come agire: da una parte cercando di dare credito alla possibilità di una concertazione, dall’altra ribadendo invece che i sacrifici chiesti (si parla di ben 6.197 esuberi sull’intero territorio nazionale) rappresentano un costo troppo alto per i lavoratori. Il presidio davanti all’ex Auchan di Nerviano sarà domani mattina dalle 9,30.

Una distanza fra due dei tre sindacati di riferimento si riscontra anche all’interno della Franco Tosi Meccanica. Nella fabbrica di turbine le posizioni dei rappresentanti di Fim Cisl e di Fiom Cgil sono molto diverse tanto che ancora non si riescono a disegnare strategie ben precise in vista degli incontri con la proprietà. L’imprenditore brianzolo Alberto Presezzi, che negli ultimi giorni ha ufficializzato la propria intenzione di far rimanere l’azienda a Legnano, aveva sin da subito espresso la necessità di 47 esuberi sui 170 lavoratori totali e proprio questo aspetto ha contribuito a spaccare il sindacato.