Attentato a Barcellona, Legnano incredula piange Bruno Gulotta / VIDEO

Il Comune è pronto a chiedere il lutto cittadino. Il sindaco Fratus: "A disposizione della famiglia"

Bruno Gulotta, morto nell'attentato a Barcellona

Bruno Gulotta, morto nell'attentato a Barcellona

Legnano (Milano), 18 agosto 2017 - "Nessuna conferma ufficiale dalla Farnesina, ma è sicuro che il nostro concittadino è morto": lo ha detto il sindaco di Legnano, Giambattista Fratus, in una conferenza stampa convocata a Legnano sulla scomparsa di Bruno Gulotta, avvenuta nellattentato sulle Ramblas di Barcellona "Le istituzioni sono a disposizione della famiglia in questo momento di dolore - ha aggiunto il primo cittadino  - Ho sentito il presidente della Regione Lombardia Maroni, il quale si è detto a disposizione per ogni necessità. Anche il Comune di Legnano, naturalmente, è a disposizione della famiglia". A chi gli ha chiesto se sapesse qualcosa di più preciso sulla dinamica dei fatti e sui tempi per il riconoscimento ufficiale, Fratus ha risposto: "C'è la polizia spagnola che sta svolgendo le indagini e sul riconoscimento dipende da tante situazioni in evoluzione".

La famiglia Gulotta chiede "di essere discreti e rispettare il loro dolore". "Abbiamo fatto una conferenza stampa per comunicare il desiderio di riservatezza della famiglia - ha detto il primo cittadino -. Non voglio che un fatto così venga strumentalizzato. Ho rispetto della famiglia e del loro dolore e quello che loro diranno farò" ha sottolineato il sindaco. Il Comune è dunque pronto a dichiarare il lutto cittadino. "Di sicuro inizieremo con issare le bandiera a mezz'asta". Poi "dichiareremo il lutto cittadino, che consideriamo un atto dovuto", ma su questo punto "noi ci mettiamo a disposizione e aspettiamo cosa ci diranno la famiglia di Bruno e anche le istituzioni superiori", ha spiegato il sindaco.

"Più' che un "attentato terroristico" a Barcellona è stato commesso "un atto di vigliaccheria: come lo definireste voi un attacco che uccide una persona inerme, in vacanza con i propri cari dopo un anno di lavoro, se non un atto vile?", ha domandato retoricamente il il primo cittadino. E ha concluso: "Noi siamo vicini alla famiglia, e anche su loro sollecitazione chiediamo a tutti delicatezza e rispetto per il dolore di queste persone che piangono la morte di un giovane di 35 anni che aveva davanti a se' una vita e invece lascia la compagna e due figli piccoli".

Uno degli italiani feriti a Barcellona sarebbe di Cerro Maggiore, comune in provincia di Milano al confine con Legnano.