Legnano, all’asta le biciclette figlie di nessuno

Recuperate dai vigili per le strade e ora messe in vendita

Le bici in mostra alla Sala Ratti

Le bici in mostra alla Sala Ratti

Legnano (Milano), 10 settembre 2018 - È bastato esporle in un luogo pubblico, approfittando delle numerose iniziative del fine settimana ambientate nel centro cittadino, ed ecco che la vendita delle biciclette abbandonate e ritrovate, fino ad oggi conservate nei magazzini comunali, si è trasformata da cosa per pochi in un piccolo evento, capace di muovere potenziali acquirenti e concentrare l’attenzione sul tema della mobilità dolce: sabato e domenica sono stati infatti parecchi i legnanesi che si sono recati nel cortile della sala Ratti per controllare lo stato di conservazione delle 38 biciclette messe all’asta dal Comune di Legnano e per le quali sarà possibile presentare un’offerta scritta entro il prossimo 21 settembre.

È evidente che l’iniziativa non ha lo scopo di «fare cassa» e che la novità sta nell’aver presentato l’asta in un contesto capace di garantire un consistente ritorno di pubblico: l’assessore allo Sport, Franco Colombo, ieri mattina nel cortile della sala Ratti ha ripetuto che mettere in primo piano l’asta significa rafforzare il desiderio dell’amministrazione di spingere verso la mobilità su due ruote in tutta la città. Tra i lotti non ci sono certo piccoli capolavori sui quali mettere le mani: le biciclette hanno prezzi di partenza compresi tra 10 e 50 euro e, probabilmente abbandonate perché prima rubate, appaiono in uno stato di conservazione decente, anche se talvolta con pezzi mancanti. Tra i cittadini che si sono recati a visionare i lotti c’è stato chi ha proposto per il futuro, per rendere ancor più intrigante l’iniziativa, un’asta «live», con tanto di battitore e rilanci in diretta. Se l’amministrazione parla in questo caso di ciclisti da tutelare, presto si tornerà a discutere anche di quelli da sanzionare: si tratta dei ciclisti che usano attraversare l’area pedonale a velocità incompatibili con la presenza di persone in questa zona e che avevano provocato, nel luglio scorso, l’emissione di un’ordinanza ora in scadenza che bloccava l’accesso alla biciclette nella ztl.