Arluno, fuga di gas in casa: marito e moglie portati in salvo dalla figlia

Due coniugi sono stati salvati per miracolo : tragedia sfiorata

Sul posto ambulanze e vigili del fuoco del nucleo Nbcr

Sul posto ambulanze e vigili del fuoco del nucleo Nbcr

Arluno (Milano), 25 aprile 2019 - Marito e moglie finiti in ospedale a causa di una fuoriuscita di monossido di carbonio. Un gas inodore e incolore pericolosissimo. È successo martedì sera ad Arluno, nell’abitazione dove vivono due coniugi di circa 70 anni, nei pressi della Abb, al confine con il territorio di Vittuone. È stata la figlia che, nel rincasare, ha visto il padre a terra svenuto e la mamma in condizioni critiche, che stava per perdere i sensi. A quel punto ha allertato i soccorsi arrivati sul posto con i vigili del fuoco volontari di Corbetta. I pompieri hanno trovato un’elevata concentrazione di monossido di carbonio nei locali. I vigili del fuoco hanno immediatamente proceduto ad areare i locali, mentre i coniugi sono stati soccorsi dall’equipaggio di un’ambulanza e trasferiti al Niguarda, dove sono stati sottoposti al trattamento iperbarico.

Per le verifiche del caso è arrivato ad Arluno anche un mezzo del nucleo Nbcr (nucleare, batteriologico, chimico, radiologico) dei vigili del fuoco dal comando di Milano. Dalle analisi effettuate presso l’abitazione si è scoperto che, responsabile della fuoriuscita del monossido di carbonio, sarebbe una caldaia malfunzionante. Sul posto anche i tecnici della ex Asl per il sequestro della caldaia e per continuare gli accertamenti. Episodi come quello accaduto l’altra sera ad Arluno non sono rari. Purtroppo il monossido di carbonio è un gas subdolo, difficile da identificare. Ad Arluno si è rivelato fondamentale l’intervento della figlia della coppia che, nell’arrivare a casa, ha visto i genitori in condizioni critiche e ha capito subito che non c’era tempo da perdere.

Un caso analogo si era verificato a Robecco sul Naviglio il 17 dicembre dello scorso anno, in un’abitazione di via Roma. Intossicati dal monossido di carbonio, nell’occasione, erano stati una giovane donna di 35 anni e il marito di 40. A trovarli, invece, il padre dell’uomo, che ha subito allertato vigili del fuoco e ambulanza. Il tempestivo intervento dei soccorsi e dell’uomo aveva consentito un immediato trasferimento al centro iperbarico del Niguarda di Milano, dove i due giovani si erano ristabiliti in seguito al trattamento. Anche il cane, presente in casa, era rimasto intossicato. Salvo poi riprendersi in maniera autonoma.