Arconate, sventa il furto in una panetteria: massacrato in strada con la figlia / FOTO

Aggressione nel Milanese. Aveva deciso di non stare a guardare

Aggressione ad Arconate (Studiosally)

Aggressione ad Arconate (Studiosally)

Arconate (Milano), 20 febbraio 2017 - Picchiato brutalmente da tre balordi per essere stato testimone del loro tentato furto. E, poi, pestata anche sua figlia che cercava di difendere il padre dall’aggressione. Hanno vissuto attimi interminabili di terrore un uomo di 53 anni e una ragazza di 23 che, con coraggio, sabato sera hanno affrontato una banda di malviventi spregiudicati e privi di scrupoli. Un incubo, il loro, iniziato per aver bandito ogni genere di indifferenza di fronte a chi stava commettendo un reato.

Erano passate da poco le 20.15 quando tre ladri - forse dell’Est Europa, secondo le testimonianze - sono entrati in azione in una panetteria, in via Matteotti ad Arconate. Erano armati di arnesi da scasso e stavano cercando di fare irruzione all’interno dell’attività. Il 53enne, che stava rientrando a casa a piedi, li ha visti. Avrebbe potuto far finta di nulla, voltarsi dall’altra parte e proseguire il suo cammino come se niente stesso succedendo. Ma la sua coscienza e il suo senso civico non gliel’hanno permesso. Si è fermato e ha gridato all’indirizzo dei tre: «Cosa state facendo? Fermatevi o chiamo le forze dell’ordine».

La reazione dei delinquenti è stata immediata. Tanto fulminea quanto brutale. Si sono avventati contro di lui, colpendolo ripetutamente con calci e pugni. L’uomo è crollato a terra. I colpi subìti gli hanno procurato una copiosa ferita alla testa, ma nonostante fosse oramai quasi privo di sensi, loro continuavano a infierire. Destino ha voluto che proprio in quell’istante passasse di lì sua figlia, al volante della propria macchina. La ragazza ha visto il sangue e i tre che, come belve, si accanivano sul padre riverso sull’asfalto.

Non ha esitato un secondo e con la sua auto si è avvicinata minacciando di invlestirli. Manovre azzardate con l’intento di spaventarli e indurli a desistere. Tutto inutile. I balordi hanno spaccato uno dei finestrini della macchina colpendolo con gli arnesi che tenevano in mano. Poi hanno iniziato a strattonarla violentemente, picchiandola sul volto. Attimi concitati terminati con le grida disperate della ragazza che ha costretto infine i tre a scappare: sono stati visti salire su un Bmw di colore nero a bordo della quale sono fuggiti a rotta di collo.

È stato subito lanciato l’allarme e sono arrivati immediatamente i carabinieri. Padre e figlia sono stati trasportati in ambulanza agli ospedali di Legnano e Busto Arsizio. Fortunatamente le loro condizioni non sono gravi, ma sono sotto choc. Ed ora è caccia ai tre malviventi in fuga. La Scientifica ha effettuato tutti i rilievi, compresa quella delle impronte digitali. Sono stati raccolti elementi utili all’indagine, ma viene mantenuto per il momento il massimo riserbo. Sul quel tratto di strada dove è avvenuta l’aggressione, ieri erano ancora ben visibili le tracce di sangue: il prezzo pagato da un cittadino virtuoso per aver sventato, con sprezzo del pericolo, l’ennesimo furto.