Bernate Ticino, cinquantenne annega nel Naviglio

L’incidente sull’alzaia fra Bernate e Castelletto, inutili i soccorsi

Da Como è arrivato l’elisoccorso

Da Como è arrivato l’elisoccorso

Bernate Ticino (Milano), 24 giugno 2018 -  Tragedia nelle acque del Naviglio Grande tra Bernate Ticino e Castelletto di Cuggiono. Poco prima delle 18 di ieri un uomo di circa cinquant’anni è stato visto da alcuni testimoni annaspare in acqua. Era in grandi difficoltà e stava per essere inghiottito.

Sono stati allertati i soccorsi giunti sul posto con un equipaggio della croce bianca di Magenta, i vigili del fuoco di Magenta, due elicotteri del soccorso sanitario da Como e dei pompieri e il nucleo sommozzatori. Sono stati questi ultimi a recuperare la persona che si trovava un paio di metri sott’acqua e a riportarla sulla strada alzaia. Era in arresto cardiocircolatorio. Le manovre rianimatorie sono partite immediatamente e sono continuate fino all’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale Fornaroli di Magenta dove ai medici non è rimasto altro da fare che constatare il decesso per annegamento. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri per chiarire cosa sia accaduto. Al ritrovamento non sono stati trovati documenti che potessero identificarlo. Ma l’identificazione è arrivata poco dopo. Si tratta di un cinquantenne di origini romene che lavorava in un agriturismo a Bernate. È stato proprio il suo datore di lavoro a riconoscerlo.

Resta ancora da chiarire come sia finito nel Naviglio Grande. I carabinieri propendono per il fatto accidentale. Il cinquantenne forse sarebbe entrato in acqua per fare una nuotata, in cerca di refrigerio dalla calura. Per poi andare in difficoltà, magari per un malore improvviso. Quest’ultimo causato da un tasso alcolemico che potrebbe avergli dato il colpo di grazia? È un’ipotesi che solo l’eventuale autopsia potrà confermare o smentire. Una disgrazia avvenuta in un tratto dove le cadute in acqua sono state tante negli ultimi anni, soprattutto nei mesi estivi. Il numero di ciclisti è sempre elevato e le alzaie non hanno protezioni. Quando poi inizia a farsi sentire il caldo, c’è chi non resiste alla tentazione di un tuffo. Sul Naviglio come sul Ticino.