Andrea Azzimonti, accuse in famiglia: a giudizio ora mamma e sorella

Parte offesa è il trentanovenne assolto a dicembre dall’accusa di maltrattamenti. Udienza a Milano il 15 giugno

Andrea Azzimonti

Andrea Azzimonti

Castelletto di Cuggiono (Milano) -  Svolta nella triste vicenda che, da anni, vede contrapporre il 39enne Andrea Azzimonti alla mamma e alla sorella. Dopo l’assoluzione di Azzimonti, accusato di maltrattamenti in famiglia, la Procura di Milano ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio nei confronti delle due donne. I fatti loro contestati riguardano tre episodi denunciati da Azzimonti avvenuti a Castelletto di Cuggiono ad aprile e luglio del 2019, in merito a percosse da parte della mamma e altri episodi di minacce di morte da parte di entrambe, sempre riferiti al 2019. Il sostituto procuratore Rosaria Stagnaro ha fissato l’udienza per il 15 giugno alla X sezione penale del Tribunale di Milano, notificando l’avviso anche alla persona offesa, ovvero Azzimonti.

La vicenda che vede in lotta una famiglia sembra non avere fine. Con accuse reciproche, querele e interventi dei carabinieri ripetuti nel tempo. Fino ad arrivare all’allontanamento di Azzimonti dalla sua abitazione, ricavata nel box in riva al Ticino. L’uomo, che si è sempre professato innocente, ha respinto punto su punto le accuse che gli venivano contestate. Ribattendo di essere a sua volta vittima di soprusi. Con il decreto di citazione, che gli è stato notificato l’altro giorno, per la prima volta è lui nella parte della vittima.

«Ho sempre documentato tutto quanto accaduto – ha detto –. Non ho mai maltrattato nessuno, ma in compenso ho subito minacce a ripetizione e percosse gratuite. Lo scorso 23 dicembre la giustizia mi ha assolto, per non avere commesso il fatto, dall’accusa di maltrattamenti. Un giorno, finalmente, verrà detta la parola fine a questa vicenda che mi ha segnato fisicamente e psicologicamente". Dopo essere rientrato nella sua casa, Azzimonti ha ottenuto l’affidamento dei suoi rottweiler.