ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Ancora violenze in carcere: "Il Governo deve intervenire"

Un giovane nordafricano, infastidito per essere stato svegliato dai poliziotti, ha aggredito un agente. Un altro detenuto turco ha dato fuoco alla propria cella, incendiando materasso e suppellettili".

Ancora violenze in carcere: "Il Governo deve intervenire"
Ancora violenze in carcere: "Il Governo deve intervenire"

Di nuovo, è accaduto ancora. Continua, inarrestabile, la spirale di violenza nel carcere di Busto Arsizio, a conferma della situazione sempre più critica nella struttura carceraria bustese. A segnalare gli ultimi due casi, riferiti alla giornata di mercoledì 11 ottobre, è il segretario regionale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria della Lombardia)Alfonso Greco :"Nella giornata di mercoledì - spiega - un giovane detenuto nordafricano, infastidito per essere stato svegliato dai poliziotti che dovevano procedere ad una perquisizione ordinaria, è andato in escandescenza: prima ha minacciato e poi ha tentato di aggredire un Ispettore". Il detenuto è stato bloccato mentre cercava di colpire l’agente con un corpo contundente, fortunatamente l’ispettore non si è fatto nulla. Continua Greco "Nella stessa giornata, nel pomeriggio per l’ennesima volta un detenuto turco ha dato fuoco alla propria cella, incendiando materasso e suppellettili". Spente le fiamme il detenuto è stato fatto uscire incolume dalla cella. Sottolinea il segretario regionale del Sappe "Solo a Busto lo stesso detenuto ha già incendiato 5 celle, sempre e solo grazie alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria di Busto Arsizio si è riusciti ancora una volta ad assicurare e garantire l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto bustocco". Sui due episodi interviene anche il segretario generale del Sappe Donato Capece che fa rilevare "Con questi ulteriori gravi eventi critici sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi della Casa circondariale di Busto Arsizio".

Per il Sappe "Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, siamo in balia di questi facinorosi, convinti di essere in un albergo dove possono fare quel che vogliono e non in un carcere. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni". E Capece "auspica in un celere intervento di questo Governo sulle continue aggressioni al personale".