Salvò un uomo caduto nel Villoresi: "Eroe per un giorno, poi trattato da criminale"

Nerviano, l’odissea di Leo, cittadino di origine albanese in Italia da vent’anni. Ora vogliono togliergli la residenza

 Leonard Ndoci

Leonard Ndoci

Nerviano, 7 maggio - «Nessuna autorità mi ha mai ringraziato e adesso mi vogliono pure togliere la residenza". E’ davvero paradossale la vicenda di un cittadino nervianese di origine albanese, Leonard Ndoci, classe 1983 in Italia ormai da quasi 20 anni, sposato con una donna italiana e con un bambino di 10 anni. Nel giugno del 2016 l’uomo aveva salvato un quarantenne che era scivolato nel canale Villoresi. "Era la una di notte e mi trovavo davanti alla birreria Sempione. Avevo sentito delle grida e sono corso lì con amici per capire cosa stesse succedendo. Un uomo era scivolato dentro il corso d’acqua e non riusciva più a uscire". Così Leo non ci pensa due volte e insieme ai carabinieri, arrivati sul posto e a una terza persona riesce a salvare l’uomo dall’affogamento, riportandolo sull’alzaia. "Era presente il fratello della vittima che mi ha ringraziato. Non mi sono mai sentito un eroe ma una persona che come altre poteva dare una mano e non ci ho pensato su molto".

Da allora sono passati cinque anni e Leo si ritrova adesso ad avere problemi con le leggi italiane: "Nonostante abbia una casa di proprietà e una compagna, sono costretto per la legge italiana a rinnovare il permesso di soggiorno ogni due anni. Ogni volta che sta per scadere mi arriva l’avviso che mi tolgono la residenza. Ormai è così da anni. Io non mi aspettavo queste leggi dall’Italia e manco lettere di questo genere. Ci sono leggi strane e comportamenti degli enti ancora più strani. Spiegatemi perché ho la carta di identità che scade dopo tot anni e il permesso di soggiorno che invece devo continuamente rinnovare. Poi che dire del comune che continua a farmi le pulci per la residenza che peraltro è la stessa di sempre". Insomma Leo si sente italiano a tutti gli effetti e vorrebbe vivere meglio senza questa burocrazia che gli sta davvero facendo perdere la pazienza. "Io non sono un eroe e non sono nessuno. Chiedo però di non essere trattato come un criminale perché forse non lo merito". I ringraziamenti per quella sera di giugno 2016: "Per la verità mi aspettavo che qualcuno si facesse vivo. Purtroppo non è successo. Pazienza".