Sfregiato dall'ex con l'acido: "Rieccola, passa ogni cinque minuti..."

Le parole di Giuseppe Morgante, fermo sotto casa poco priam dell'aggressione

Sara Del  Mastro

Sara Del Mastro

Legnano (Milano), 14 maggio 2019 - Non ne aveva paura, credeva di poterla fare ragionare e, per farlo, ha pensato fosse utile coinvolgere una trasmissione televisiva. Quando lei gli si è presentata sotto casa, come aveva fatto già altre volte, non si aspettava di finire con il volto incendiato dal dolore, il rischio di perdere un occhio e sfregi permanenti sul corpo. Questo quanto raccontato da Giuseppe Morgante, 30enne operaio legnanese che ieri mattina è stato sottoposto al primo intervento all’ospedale Niguarda di Milano dove è ricoverato per ustioni di terzo grado all’addome, al torace, al collo, alle mani e al volto, provocate dall’acido solforico che Sara Del Mastro gli ha lanciato contro sotto casa sua, martedì scorso.

Per parlare, ancora ricoverato in rianimazione, il trentenne ha scelto una delle inviate delle Iene che, ancor prima dell’aggressione, aveva già contattato per raccontare il suo incubo fatto di stalking e minacce da parte della 38 enne, anche lei di Legnano, con la quale aveva avuto una relazione durata circa un mese e mezzo. Una relazione che si era «conclusa perché lei era troppo attaccata, voleva vedermi tutti i giorni», ha raccontato Giuseppe, ma che per lui «si poteva trasformare in amicizia». Del Mastro però, come noto, non aveva accettato la fine della relazione dicendosi «presa in giro». Quella sera, pochi minuti prima dell’aggressione, Giuseppe era in auto e, con una telecamera, stava riprendendo i ripetuti passaggi di Del Mastro in auto sotto casa sua. «Eccola qua, un’altra ronda, cinque minuti e passa di nuovo», racconta l’uomo, «il maresciallo mi aveva detto di chiamare se ripassava, ma cosa faccio, chiamo e gli dico che c’è una pazza che mi fa le ronde?». Infine l’inquadratura cambia, l’auto di Sara Del Mastro si ferma, e Giuseppe dice «cosa ha in testa, non è che mi butta addosso l’acido». 

La dinamica dei fatti, ormai nota, è quella di uno stalking in piena regola, fatta di profili falsi, messaggi minatori, ronde, che per mesi hanno tormentato Giuseppe che, solo dieci giorni prima di finire sfregiato, ha deciso di andare a denunciare tutto. La sua stalker era persino arrivata a fingere una gravidanza per rovinare la nuova relazione di Giuseppe. Anche alle Iene la 38 enne ha cercato di far credere di aspettare una figlia. La donna, che fino a ieri sera era rinchiusa a San Vittore, se il giudice delibererà a favore dell’istanza della difesa, a quest’ora potrebbe già essere in trasferimento verso una struttura psichiatrica. Giuseppe ieri è stato sottoposto ad un delicato intervento di pulizia dell’occhio destro, quello rimasto più danneggiato dal contatto con l’acido solforico. Si è detto combattivo e positivo «le cose non accadono mai per caso, ci sarà un motivo», il suo commento a meno di 24 ore dall’aggressione.