Legnano, accoltellato dal figlio: un intero quartiere ai funerali

I conoscenti si sono riuniti alla chiesa del Redentore per portare conforto alla moglie di Michele Campanella

Funerale di Michele Campanella

Funerale di Michele Campanella

Legnano (Milano), 7 luglio 2019 - «Nelle notti più oscure è meglio accendere un fiammifero che maledire il buio». Ha preso in prestito una frase del papa emerito Benedetto XVI il parroco, don Stefano Valsecchi, per dare conforto durante l’omelia, a una donna alla quale nell’arco di una mattina è crollato il mondo addosso. Ore 14,30 parrocchia del Redentore. Rione di Legnarello. Fuori la canicola insopportabile. Giornalisti, fotografi e curiosi tenuti a distanza. Dentro silenzio e singhiozzi. C’è un intero quartiere a dare l’ultimo saluto a Michele Campanella, l’ex finanziere ucciso con poco meno di venti coltellate dal figlio Marco lunedì mattina.

Attorno alla vedova, volontaria all’oratorio, si è stretto il cordone d’affetto dell’intera comunità parrocchiale. Ma anche dei vicini di casa del palazzo di Via Giovannelli e dei parenti. Impossibile avvicinarla. «è una donna distrutta, semplicemente distrutta. Come può esserlo chi ha perso in un giorno tutto ciò che aveva costruito nel corso di una vita», si lascia sfuggire un residente del quartiere. La vita coniugale, certo, e quel figlio - adottato - che ora si trova in carcere. «Vi sono momenti nella vita in cui il male sembra che abbia il sopravvento, ma il Padre, anche se non sempre si vede, c’è», ha sottolineato ancora il parroco durante l’omelia.