Legnano, per salvare Accam i Comuni chiamano Cap Holding

Otto sindaci scrivono una lettera alla società che gestisce i depuratori. Brumana: "Dietro questa apparenza, emerge infatti l’ultimo tentativo di salvare Accam dal fallimento"

Franco Brumana

Franco Brumana

Legnano (Milano), 1 dicembre 2020 - A che gioco stanno giocando gli otto Comuni che hanno scritto una lettera a Cap Holding quasi supplicando un intervento a supporto di un progetto di “economia circolare” che pare avere al centro il salvataggio e il rilancio di Accam, affare da una cinquantina di milioni di euro? Se lo chiede il consigliere di opposizione del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana, che già un paio di settimane aveva accusato l’amministrazione lagnanese di scarsa trasparenza nel percorso che dovrà portare a decidere del futuro di Accam spa. A pochi giorni da quell’accusa, ecco spuntare una lettera firmata da otto sindaci del territorio, che appare talmente generica nel suo approccio da sembrare davvero figlia di una strategia studiata a tavolino.

“Per un paio di mesi è stato lasciato in piedi un piano assurdo di salvataggio elaborato da AMGA, pur sapendo che non poteva essere realizzato, ma ora emerge il “Piano B”, che non è un ripiego ma un’operazione di enormi dimensioni affidata a Cap Holding spa, che gestisce da sola ben 61 depuratori delle acque e recentemente ha acquisito una partecipazione in Core, Consorzio Recupero Energetici, per avviare con un investimento da 56 milioni di euro nella prossima primavera un termovalorizzatore a Sesto San Giovanni, che incenerirà i fanghi dei depuratori – spiega Brumana nel suo intervento -. Il sindaco di Legnano e altri sette Sindaci (Arconate, Busto Arsizio, Magnago, Parabiago, Robecchetto, Turbigo e Villa Cortese) hanno inviato a Cap Holding una che appare una supplica a questa società a diventare promotrice di un piano di sviluppo di economia circolare in una micro area”.

“La lettera non è solo una manifestazione di buoni sentimenti e di speranza che Cap Holding risponda alle istanze territoriali – continua Brumana -. Dietro questa apparenza, emerge infatti l’ultimo tentativo di salvare Accam dal fallimento e soprattutto, sia pure in termini generici e quasi allusivi risulta il progetto di convogliare in questo territorio i fanghi di depurazione provenienti da un’area molto più vasta. A questo proposito, in incontri politici è stato preannunciato l’intervento di Cap anche per realizzare un nuovo sistema di teleriscaldamento. La spesa prevista sarebbe sicuramente superiore a 50 milioni di euro e non a caso la lettera fa cenno al Green Deal Investiment Plan, che è un piano di investimenti di almeno 1.000 miliardi di euro”. Ovvio che per Brumana quanto messo sul tavolo abbia poco a che fare con l’economia circolare e molto con il trattamento nella nostra zona di rifiuti provenienti da altra area: “Questo territorio ha già sopportato la discarica di Cerro Maggiore, che ha ricevuto rifiuti anche da Milano e l’inceneritore di Borsano dell’Accam, che di recente ha perso la qualifica di società “in house” proprio perché si è dedicato in gran parte al più lucroso trattamento dei rifiuti ospedalieri provenienti da ogni dove… È eccessivo che ora, con la nobile giustificazione dell’economia circolare, si recepiscano anche i fanghi dei depuratori prodotti altrove. La lettera dei Sindaci è solo apparentemente un’ingenua invocazione e una manifestazione di buoni propositi. Otto sindaci non l’avrebbero mai sottoscritta se non vi fossero già stati contatti con CAP Holding e un esame sia pure superficiale delle prospettive di intervento da parte di questa società. La lettera appare quindi un espediente per fare figurare la richiesta da parte delle popolazioni della nostra zona che giustifichi l’avvio di un’operazione industriale di enorme portata”.

E Cap Holding come interviene in questa discussione a distanza? Ancora nella giornata di ieri preferiva non commentare in alcun modo le notizie e tanto meno la lettera degli otto sindaci. Nessuna conferma, dunque, ma neppure una secca smentita sul fatto che la lettera vergata dagli otto primi cittadini abbia al centro proprio l’intervento di Cap Holding nel salvataggio di Accam.