Abbiategrasso, in 400 già pronti alla mobilitazione per l'ospedale Cantù

L'obiettivo è la manifestazione davanti alla Regione. Gli organizzatori: "Continuate a iscrivervi"

FIBRILLAZIONE Si attende la convocazione al palazzo della Regione

FIBRILLAZIONE Si attende la convocazione al palazzo della Regione

Abbiategrasso (Milano), 9 marzo 2019 - Mentre Regione Lombardia continua a ignorare l’appello della città per "salvare" il Cantù, la consulta Ospedale e i cittadini si mobilitano. Sono circa 400 i residenti dell’Abbiatense che si sono dichiarati pronti a manifestare sotto il Pirellone per chiedere il potenziamento del nosocomio; e al momento la metà sono di Rosate. Il Comune di Abbiategrasso sta perfino pensando di organizzare dei pullman. Nonostante il numero dei partecipanti abbia già raggiunto una quota rilevante, però, gli organizzatori della manifestazione invitano a continuare le iscrizioni per presentarsi al cospetto della Regione con un fronte imponente. Durante l’ultima seduta della Consulta, tenuta giovedì sera, è stata accolta l’idea di estendere l’invito a tutte le associazioni che operano ad Abbiategrasso, oltre che a tutti i consiglieri comunali del territorio al seguito dei rispettivi sindaci, il quali hanno partecipato alla manifestazione in piazza Marconi dello scorso dicembre.

Nel frattempo dal Pirellone tutto tace. La commissione regionale Sanità si è riunita cinque volte dall’incontro che la Consulta ha avuto con il presidente Emanuele Monti un mese fa, ma del Cantù non si è parlato, e neppure è stata calendarizzata l’audizione promessa, come ha confermato la segreteria. Non a caso il fronte abbiatense ha manifestato l’intenzione di ripetere quanto tentato con la precedente Commissione Sanità, portando i nuovi consiglieri regionali (24 su 26 non conoscono la situazione) a vedere il Costantino Cantù. Nulla di fatto anche per quanto riguarda l’incontro con il nuovo direttore generale dell’Asst Ovest Milanese, Fulvio Odinolfi, che fino a oggi ha avuto solo un incontro informale e conoscitivo con il sindaco Cesare Nai. Intanto la Consulta ospedale continua a raccogliere segnalazioni sulla situazione sanità nel territorio. Giovedì sera è stato portato all’attenzione dei membri come oggi si debba attendere circa un anno e mezzo per un ecodoppler e circa dieci mesi per una mammografia. A meno che non si scelga di andare nel privato.