Abbiategrasso, al Cantù anestesista solo "su ordinazione"

La figura lascia il Pronto soccorso anche durante i fine settimana e i giorni festivi, sarà reperibile soltanto in caso di necessità

Le mobilitazioni per salvaguardare il reparto di emergenza del Cantù sono state molte

Le mobilitazioni per salvaguardare il reparto di emergenza del Cantù sono state molte

Abbiategrasso (Milano), 14 febbraio 2020 - Dopo la notte, l’anestesista dice "addio" al Pronto soccorso di Abbiategrasso anche il sabato, la domenica e negli altri giorni festivi. Da domani il reparto emergenze del Costantino Cantù perderà un altro tassello fondamentale. Durante i fine settimana e le feste, infatti, la figura del medico anestesista non sarà più presente in modo stabile ad Abbiategrasso ma sarà semplicemente reperibile in caso di bisogno. Un’improvvisa e inattesa doccia fredda cascata su cittadini e sindaci del territorio che stanno portando avanti la loro battaglia per ”salvare” l’ospedale da quello che considerano un depotenziamento. Interpellata in merito alla decisione, l’Asst Ovest Milanese ha precisato che il servizio era "sottoutilizzato e quindi è stato sospeso nell’ottica di una logica razionalizzazione". L’azienda ha assicurato che è attiva la pronta reperibilità e in caso di bisogno il medico anestesista verrà subito chiamato.

Già nella giornata di ieri non si è fatta attendere la presa di posizione dell’Assemblea dei sindaci. I primi cittadini di quindici Comuni si sono detti pronti a scrivere al direttore generale dell’Asst Ovest Milanese, Fulvio Odinolfi, per chiedere un incontro urgente. "C’è grande preoccupazione - ha tuonato il presidente dell’Assemblea e sindaco di Morimondo, Marco Marelli -. Chiederemo di convocare con urgenza una seduta alla presenza di Odinolfi, perché vogliamo capire cosa sta succedendo. Continuano a prendere decisioni senza avvisarci; prima ci rassicurano durante i tavoli, poi capitano queste cose. Ho già inviato al ministero della Salute comunicazione dell’accaduto, sollecitando un intervento".

Ora i sindaci temono che il provvedimento rappresenti un passo decisivo verso la chiusura totale del Pronto soccorso di Abbiategrasso, che dal 2016 esiste solo durante il giorno. Un’ipotesi comunque sempre smentita dall’Asst. Nel frattempo anche il neonato ”Comitato popolare intercomunale”, che vuole essere una sorta di braccio attivo nella battaglia per l’ospedale, ha levato gli scudi. È già stata presentata richiesta per utilizzare la sala del Castello Visconteo venerdì prossimo: l’obiettivo è quello di chiamare a raccolta i cittadini e preparare una nuova mobilitazione di massa che coinvolga i quindici Comuni del territorio interessati alle sorti del Cantù.