Abbiategrasso, l’inquilino abusivo arrestato per stalking

Nuovi guai per il 33enne incubo di una palazzina: interrogato, ha scelto il silenzio

Carabinieri all'opera

Carabinieri all'opera

Abbiategrasso (Milano) -  Si è avvalso della facoltà di non rispondere Elscherbini Cravedi, il 33enne di origini egiziane arrestato l’altro giorno per maltrattamenti e stalking mentre era già ristretto nella casa circondariale di Pavia per un altro reato. Destinatario di custodia cautelare in carcere, ieri, in tarda mattinata, è comparso davanti al Gip presso il Tribunale di Pavia (Pasquale Villani) insieme al suo legale, l’avvocato Roberto Grittini. Vittima di maltrattamenti è la sua ex convivente, un’avvocatessa con lo studio a Magenta. I due hanno convissuto per un anno e mezzo ad Abbiategrasso. Convivenza, evidentemente, interrotta in maniera brusca a seguito della quale l’avvocatessa ha deciso di denunciare il 33enne per i maltrattamenti subiti.

Elscherbini Cravedi pochi giorni fa era salito alla ribalta della cronaca nazionale in seguito ad alcuni servizi della trasmissione 'Fuori dal coro' di Rete 4 perché aveva occupato abusivamente un appartamento di Abbiategrasso proferendo minacce contro residenti e agli stessi proprietari. Un comportamento spavaldo, arrogante e violento anche di fronte alle telecamere che lo riprendevano, quello dell’egiziano, che non voleva saperne di lasciare quella casa occupata senza avere alcun diritto e che riteneva di sua proprietà. I carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso lo hanno arrestato, dopo un’intesa attività di pedinamenti, per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. Reato per il quale era stato rimesso in libertà con la sola applicazione della misura del divieto di ingresso ad Abbiategrasso. Divieto che l’uomo ha immediatamente disatteso.

Diverse erano state le segnalazioni dei cittadini che lo avevano visto aggirarsi perfino nei pressi dell’appartamento che aveva occupato. Ed è stato per avere disatteso al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che i militari erano nuovamente intervenuti arrestandolo per la seconda volta nel giro di poche ore. Con l’aggravante di finire in carcere a Pavia dove era ristretto l’altro giorno quando è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere per questi due altri reati che si aggiungono ai precedenti. "Ho consigliato al mio cliente di avvalersi della facoltà di non rispondere per non aggravare ulteriormente la sua posizione", ha commentato l’avvocato Roberto Grittini che difende il 33enne egiziano.