Abbiategrasso, niente contratto alla Golgi-Redaelli per gli "angeli" interinali

Nonostante le ferie e il riacutizzarsi del Covid, la Rsa ha dato il via libera ai tagli. I sindacati insorgono: "Avevano garantito il servizio durante l’emergenza"

Doccia gelata per gli infermieri e gli operatori interinali dell’istituto Golgi

Doccia gelata per gli infermieri e gli operatori interinali dell’istituto Golgi

Abbiategrasso (Milano) - ​Nonostante il periodo di ferie e il riacutizzarsi dell’infezione da Covid l’istituto Golgi-Redaelli ha deciso di non prorogare i contratti ai lavoratori somministrati dalle agenzie, lasciando a casa persone che da anni ormai lavorano nel grande istituto di riabilitazione e cura degli anziani. "Per anni l’istituto Golgi Redaelli (che opera nelle sedi di Milano, Abbiategrasso e Vimodrone) ha utilizzato, per coprire i buchi di organico, personale precario prima dipendente di cooperative e poi da circa due anni in somministrazione - afferma Giorgio Ortolani del sindacato Nidil-Cgil Ticino Olona -. Lavoratori che durante la pandemia hanno garantito insieme ai medici, infermieri, e altro personale dipendente del Golgi l’assistenza ai degenti e la piena funzionalità dei servizi che il Golgi fornisce alla cittadinanza". L’Istituto nel marzo scorso ha dato avvio a una procedura di concorso pubblico per la copertura degli organici, iniziando a maggio le procedure per assunzione dei candidati (342 operatori socio-sanitari) che hanno superato le prove del concorso.

Per consentire l’espletamento di tutte le procedure di assunzione, a fronte delle proroghe degli incarichi di mese in mese, e per coprire il periodo di ferie del personale la Rsu del Golgi e le organizzazioni sindacali, tra cui il Nidil-Cgil che rappresenta il personale somministrato (35 lavoratori ad Abbiategrasso e altri 15 Milano e Vimodrone) già lo scorso aprile hanno chiesto che venisse prorogato almeno fino a settembre l’appalto di servizio a Tempor, società che fornisce i lavoratori interinali. Una scelta disattesa dal Golgi di fatto dalla fine di luglio, quando è stato lasciato a casa il personale. Ben otto di questi erano occupati ad Abbiategrasso ed oggi la loro assenza mette in difficoltà la gestione quotidiana del servizio. "Un bel ringraziamento per coloro venivano definiti “angeli della corsia“ per la dedizione con cui hanno svolto il loro lavoro negli ospedali e in questo caso nelle Rsa", conclude Ortolani.