Abbiategrasso, il concerto di Pandetta nelle mani del sindaco

Arrivate in Comune le richieste ufficiali per l’autorizzazione del concerto del rapper catanese. A Nai tocca ora la decisione finale

Il concerto di Niko Pandetta è previsto a marzo negli spazi fieristici c

Il concerto di Niko Pandetta è previsto a marzo negli spazi fieristici c

Abbiategrasso (Milano), 16 gennaio 2020 - «La decisione non deve essere solo tecnica ma anche di opportunità. Vedremo il da farsi». Parole del sindaco Cesare Nai. Le polemiche attorno ai concerti dei cantanti neomelodici Vincenzo “Niko” Pandetta e Filippo Zuccaro “Andrea Zeta”, non accennano a placarsi. Le due serate si dovrebbero tenere il 7 marzo ed il 7 novembre, nel Teatro Fiera di via Ticino, di Abbiategrasso. Qualche giorno fa la notizia degli eventi ha suscitato però lo sdegno cittadino. Certo non per il genere neomelodico, ma per i cantanti in questione. Il primo nipote del boss Salvatore Cappello (condannato all’ergastolo); il secondo, figlio del presunto boss Maurizio Zuccaro. Lo Zeta lo scorso marzo è stato arrestato (poi rilasciato) durante un’operazione antimafia. Comunque in attesa di giudizio per vari reati. Nei giorni scorsi la questione è stata sottoposta al sindaco abbiatense Cesare Nai, il quale ha precisato, nell’immediato della polemica, non fossero arrivate richieste e che quindi «Nessuno avesse autorizzato nulla». Ieri la conferma che le richieste sono arrivate.

Sollecitato sul punto Nai ha dichiarato: «La questione non aveva senso perché nessuno aveva, al momento della polemica, ancora chiesto nulla. Ora sono arrivate le richieste, valuteremo. Seppur non patrocinato dal Comune, l’evento si terrebbe in una nostra struttura, è giusto valutarne ogni aspetto. Comunicheremo presto la decisione». Nel frattempo il confronto in città, e non solo, è proseguito. È intervenuta sulla questione anche Carovana Antimafia Dell’Ovest Milanese. In un comunicato Carovana ha espresso «massimo sdegno» nei confronti dei sopracitati concerti. Dettagliando la storia dei due cantanti e delle famiglie di appartenenza. «Inaccettabile che simili soggetti partecipino alla vita culturale della città».  Nel dibattito è poi intervenuta anche Monica Forte, presidente lombardo della commissione Antimafia: «Gli unici messaggi che le istituzioni hanno il dovere di veicolare sono per la legalità, per i valori che ci uniscono contro le mafie e per il sostegno alle vittime» ha detto Forte, sottolineando anche di essersi confrontata con il sindaco di Abbiategrasso che «concorda sulla totale inopportunità dei due concerti in quel luogo». La città attende una risposta.