Vittuone, dalla Regione una mano tesa ai lavoratori della Abb

L’assessore Nichilo Rizzoli disposta a incontrare i vertici dell’impresa: "La produzione non venga trasferita"

Abb di Vittuone in corteo a Milano

Abb di Vittuone in corteo a Milano

Vittuone (Milano), 15 febbraio 2019 - «È stato un incontro molto positivo. Ringraziamo l’assessore regionale al Lavoro Melania De Nichilo Rizzoli per la disponibilità dimostrata anche in questa occasione. L’assessore - ha testimoniato al termine del confronto Christian Gambarelli, sindacalista della Fim Cisl Milano Metropoli - ha chiesto di incontrarci in anticipo rispetto all’ora fissata perché aveva l’interesse a capire esattamente costa sta accadendo alla Abb. Le abbiamo ribadito che non si tratta solo di un reparto che l’azienda vuole chiudere. Dietro a questa scelta noi vediamo un chiaro intendimento della multinazionale svizzera-svedese di disimpegnarsi dall’Italia e, se questo dovesse accadere, sarà davvero un grosso problema per il nostro paese».

Alla manifestazione di ieri hanno preso parte più di 200 lavoratori. Non solo quelli dell’Abb di Vittuone che rischiano di perdere il posto di lavoro. C’erano anche altre delegazioni delle aziende del gruppo e dell’indotto, fortemente penalizzato dalla chiusura del reparto. Una miriade di piccole aziende che dall’oggi al domani saranno senza commesse e che, se non troveranno altro sul mercato, saranno costrette a licenziare a loro volta i lavoratori.

Dalla stazione della metropolitana Zara i lavoratori sono sfilati in corteo verso piazzale Lagosta, dove il corteo ha più volte girato attorno all’aiuola bloccando di fatto il traffico ma non ci sono stati incidenti né particolari momenti di tensione, anche grazie alla disponibilità delle forze dell’ordine che hanno seguito lo svolgimento del corteo. Anzi, in più occasioni i lavoratori hanno ricevuto la solidarietà da parte di gruppi e singoli cittadini milanesi incontrati per strada. Il corteo, chiassoso e colorato con le bandiere delle diverse organizzazioni sindacali, è arrivato quindi sotto il palazzo della Regione dove ha organizzato un presidio mentre una delegazione di lavoratori e sindacalisti saliva nell’ufficio dell’assessore regionale per l’atteso confronto.

«L’assessore ha dimostrato di avere a cuore la vicenda dell’Abb, che in Lombardia ha concentrato la maggior parte delle aziende attive in Italia. Da domani (oggi, ndr) l’ufficio dell’assessorato si attiverà su due fronti: il primo per convocare i vertici aziendali per un confronto sulle prospettive occupazionali a Vittuone, il secondo per attivare il ministero dello Sviluppo economico. L’impegno - ha assicurato Gambarelli - che l’assessore ha preso con i lavoratori è quello di fare di tutto affinché Abb rimoduli i propri programmi industriali e di evitare che si perdano posti di lavoro nel sito di Vittuone». «Noi abbiamo ribadito la richiesta di sempre: se Abb porta via da Vittuone una produzione, deve garantire ai 214 dipendenti un futuro occupazionale in loco, non trasferendoli negli altri stabilimenti del gruppo ma favorendo la localizzazione nei capannoni vuoti di nuove attività produttive». © RIPRODUZIONE RISERVATA