Magenta, 28 aprile 2014 - Una lastra di vetro staccata dal monumento, uno sfregio alla memoria di quei magentini che con coraggio aiutarono la famiglia Molho durante il regime nazista. La città di Magenta si è risvegliata nello sdegno per il gesto perpetrato da ignoti vandali che hanno deturpato la stele di via Diaz (FOTOGALLERY). Il monumento era stato eretto per onorare Caterina Vaiani, Antonio Garbini, Angelo Cerioli, Maria Vaiani Cerioli, Dina Cerioli, Battista Magna. Nomi che vennero iscritti, nel 1998, nel libro dei ‘I Giusti tra le Nazioni’ custodito presso lo Yad Vashem di Gerusalemme. Ebbero il coraggio di realizzare una "Casa Segreta" e di aiutare a rischio della propria vita, i Molho che rischiavano la deportazione.

Ora, è stata incrinata la piastra di vetro sul retro, scheggiata sul lato anteriore. Un gesto inquietante, che si aggiunge ai manifesti con croci celtiche apparsi nei giorni scorsi in concomitanza con le celebrazioni per il 25 Aprile e firmati da "i camerati". Per il sindaco Marco Invernizzi si è trattato di un’offesa non solo alla famiglia Molho, ma a tutta la città. Condanna anche dall'Anpi Magenta e Le Rose di Gertrude. Il discendente della famiglia Molho, Giorgio, ha stigmatizzato su Facebook la "vigliaccheria" dei vandali in contrapposizione "all'eroismo" di coloro che a rischio della vita aiutarono la famiglia Molho.